La notizia del taglio di alcuni grossi alberi sul lungolago di Suna suscita come sempre accade in queste circostanze prese di posizione di ambientalisti che ci esprimono dubbi e perplessità sulla effettiva necessità di questi abbattimenti. Per quanto abbiamo riferito nei giorni scorsi dobbiamo precisare che si trattava di una esigenza assolutamente improrogabile, dopo che l’analisi e il responso dei competenti agronomi avevano dimostrato, per quanto riguarda gli esemplari di maggiori dimensioni, il grave pericolo di schianto incombente, in un caso per la profonda spaccatura del tronco che avrebbe fatto precipitare la pianta sul lungolago e nel caso della grande magnolia per l’avanzato e progressivo stato di marcescenza all’interno del tronco (foto) che ne minacciava la stabilità e prospettava il rischio non lontano di caduta sulle case sottostanti. Analoghi rischi esistono anche per le piante di cui una ordinanza del Comune impone l’abbattimento in un altro giardino sul lungolago sunese.
