ADEMPIMENTI PER IL REFERENDUM

ADEMPIMENTI PER IL REFERENDUM

A proposito del referendum del 21 ottobre per il distacco della provincia del Verbano Cusio Ossola dalla Regione Piemonte e la sua aggregazione alla Regione Lombardia, la Prefettura segnala una serie di adempimenti di particolare rilevanza.

a) Divieto per le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione

Ai sensi dell’art. 9, comma 1, della legge 22 febbraio 2000, n. 28, dalla data di convocazione dei comizi referendari – cioè dal 14 agosto 2018, giorno di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del d.P.R. in oggetto – e fino alla chiusura delle operazioni di voto “è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione, ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”.

b) Accertamento esistenza e buono stato di urne, cabine e altro materiale occorrente per l’arredamento dei seggi.

Entro il quindicesimo giorno successivo a quello di pubblicazione del decreto presidenziale di indizione del referendum in oggetto, e quindi entro il 29 agosto 2018, ai sensi dell’art. 33, primo comma, D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361, in ciascun Comune il Sindaco o un Assessore delegato, con l’assistenza del Segretario comunale, deve accertare l’esistenza e il buono stato delle urne, delle cabine e di tutto il materiale occorrente per l’arredamento delle sezioni elettorali. Le cabine da allestire presso ogni seggio, ai sensi dell’art. 42, quinto comma, del D.P.R. n. 361/1957, devono essere quattro, salva comprovata impossibilità logistica, una delle quali da destinare ai portatori di handicap. Le urne da usare devono essere di cartone di colore bianco recanti lo stemma della Repubblica e la scritta: “Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – Direzione Centrale dei Servizi Elettorali”. Nello spazio bianco sottostante la scritta menzionata deve provvedersi, a cura dei Presidenti di seggio, all’applicazione di una etichetta autoadesiva, che sarà dello stesso colore della scheda di votazione, ovvero di colore azzurro (Pantone® process blu), e che recherà una dicitura riferita alla consultazione in oggetto, la cui fornitura sarà approntata dal Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

c) Spedizione della cartolina-avviso agli elettori residenti all’estero.

Entro il ventesimo giorno successivo a quello di pubblicazione del D.P.R. in oggetto, e quindi entro il 3 settembre 2018, ai sensi dell’art. 6 della legge 7 febbraio 1979, n. 40, deve essere spedita agli elettori residenti all’estero, a cura del Comune di iscrizione elettorale, una cartolina-avviso recante, tra l’altro, l’indicazione della data della votazione, rammentandosi che ai referendum ex art. 132 della Costituzione non si applicano le modalità di voto per corrispondenza degli elettori all’estero, di cui alla legge 27 dicembre 2001, n. 459 e al D.P.R. 2 aprile 2003, n. 104. Alla fornitura di tali cartoline-avviso provvederà lo stesso Poligrafico e Zecca dello Stato.

d) Affissione del manifesto di convocazione dei comizi elettorali.

Il 45° giorno antecedente quello della votazione, e quindi il 6 settembre 2018, ai sensi dell’art. 11, quarto comma, del D.P.R n. 361/1957 citato, a cura dei Sindaci di tutti i Comuni interessati alla consultazione referendaria, dovrà essere affisso all’albo pretorio e in altri luoghi pubblici il manifesto di convocazione dei comizi con il quale viene dato avviso agli elettori della data della votazione.

e) Nomina dei Presidenti di seggio.

Entro il trentesimo giorno antecedente quello della votazione, e quindi entro il 21 settembre 2018, il Presidente della Corte d’Appello competente per territorio, ai sensi dell’art. 35 del D.P.R. n. 361/1957, deve nominare i Presidenti di Seggio, avendo cura di scegliere tra gli iscritti all’apposito albo le persone che garantiscano la massima professionalità ed efficienza e dando comunicazione di tali nomine ai Comuni rispettivamente interessati. I signori Sindaci vorranno assicurare ogni utile collaborazione alla competente Corte di Appello.

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