“ALTRI MONDI” E “ALLEGRO CON BRIO”, LE RASSEGNE PROSEGUONO

“ALTRI MONDI” E “ALLEGRO CON BRIO”, LE RASSEGNE PROSEGUONO

Duplice appuntamento venerdì 17 agosto con le rassegne estive in corso in città.  L’estate in musica di Villa Olimpia procede e, per la rassegna Altri Mondi, ecco un appuntamento accompagnato da dj set, realizzato con la squadra di MIGMA Collective. La formula non cambia: dalle ore 19 aperitivo e drink a 10 euro, con menù cena sempre disponibile.

A partire dalle ore 21.15 presso il parco della Biblioteca Civica Ceretti per “Allegro con Brio”, DIARIO DI UNO STRAVAGANTE – Vita di Pietro Ceretti, Poeta, spettacolo in occasione del 111° anniversario della Biblioteca, ingresso gratuito. Drammaturgia, regia e interpretazione Franco Acquaviva; assistente alla regia Anna Olivero; musiche di R. Schumann eseguite al pianoforte dal maestro Massimo Fiocchi Malaspina; produzione Teatro delle Selve 2018.

“Sono nato nel giorno di San Bartholomeo, il quale ricorre nell’agosto, mese delle febbri nei luoghi malsani, delle mosche e della stanchezza universale. Essendo nato in questo mese, pare che la slombataggine generale contribuisse qualche poco al mio futuro temperamento. Parlando di me un poco spregiudicatamente, dirò che più tardi fui e sono uno stravagante.”
Pietro Ceretti (1823-1884), preferì la selvatichezza alla civiltà, e fu una strana figura di filosofo: dotato di una vitalità fisica che lo portò in gioventù a vagabondare a piedi per il mondo, scrisse molti volumi: satire, favole filosofiche, poesie, grullerie poetiche. Oggi è pressoché dimenticato, ma forse ha ancora qualcosa di importante da dirci… Figura solitaria di pensatore e poeta autodidatta, la cui opera sarà pubblicata e riconosciuta solo dopo la morte, la sua esistenza è, almeno negli anni giovanili, tutta all’insegna di quell’inquietudine e di quel vitalismo romantico che in Byron e, in Italia, in Foscolo vedeva i suoi più nitidi rappresentanti. Ma non c’è senso di emulazione in Ceretti, c’è piuttosto un profondo sentimento della vita e della capacità della mente e dello spirito di progredire verso la propria verità. Il punto d’avvio del lavoro è l’autobiografia di Ceretti “La mia celebrità”, tutta percorsa da un’autoironia quasi novecentesca.

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