"CALMA E GESSO": PARACHINI INTERVIENE SULLA VICENDA DEI LAVORI SULL'ARGINE DEL SAN BERNARDINO E RISPONDE AL PD

 

Marco Parachini

Anche il gruppo Comunità.vb e il consigliere Marco Parachini intervengono sul caso dei lavori sull’argine del torrente San Bernardino bloccati dal Sindaco Abbiamo letto e ascoltato con molta attenzione le ultime, recentissime, vicende – si legge in un comunicato -. Dialetticamente la questione si riassume in tre passi: la Giunta sospende l’opera, s’innesta la polemica, il Pd risponde. Tecnicamente il problema è molto più complesso e delicato di quanto appaia.  Di conseguenza Parachini invia una lettera aperta al Pd e al suo segretario cittadino Riccardo Brezza (autore di un intervento pubblico da noi pubblicato in difesa dell’Amministrazione) per spiegare alcuni punti critici  e invitare alla riflessione. Ecco di seguito la lettera, dal titolo “Calma e gesso”:

Ho provato una “malcelata” soddisfazione nell’apprendere che le motivazioni delle critiche del Sindaco fossero identiche a quelle mi indussero l’8 agosto 2011 a votare contro alla fattibilità dell’opera. Siate indulgenti della mia vanità politica, ma, come sapete, ho sempre cercato di privilegiare l’Amministrazione cittadina rispetto alla Politica. Ed anche in questo caso mi sono reso subito conto di come fosse ammistrativamente effimera la mia “rivincita”.

Tutti sanno (per le arcinote polemiche CEM) che anche quest’opera è inserita nel PISU e, come tale, sottoposta ad un identico iter autorizzativo e finanziario in capo alla Regione Piemonte. Come il CEM, deve trovare ultimazione entro una data ben precisa; come per il CEM, la sua effettiva realizzazione nelle caratteristiche concordate ed approvate è condizione essenziale per il finanziamento dell’intero PISU.

Come nel caso del CEM, siamo in presenza di un’Opera Pubblica appaltata ed in avanzato stato di realizzazione sulla base di un Progetto Esecutivo (in questo caso redatto da architetti indipendenti).

Inutile dire che qualunque riduzione, ampliamento, o modifica del Progetto Esecutivo e del discendente Appalto (se mai conciliabile con le tempistiche PISU) esporrebbe il Comune di Verbania ad un maggiore onere economico, sia in fase progettuale che in fase esecutiva.

Un ultimo tarlo “legal-amministrativo” mi rode: ma come ha fatto la Giunta ad imporre la sospensione del lavori? Con quali motivazioni si è tutelata da non improbabili rivalse del Costruttore?

Il mio vuole solo essere un contributo al “ragionamento” e Vi ringrazio per l’attenzione che vorrete concedermi.

Marco Parachini

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