CGIL VCO: “FERMA CONDANNA A CHI CALPESTA I DIRITTI E DISCRIMINA I LAVORATORI”

CGIL VCO: “FERMA CONDANNA A CHI CALPESTA I DIRITTI E DISCRIMINA I LAVORATORI”

Riceviamo dalla Segreteria della Cgil di Novara e Verbano Cusio Ossola il seguente comunicato che, traendo spunto da una ferma condanna alle parole espresse dal Sindaco di Domodossola in merito alla manifestazione del 1° Maggio, vuole ribadire con altrettanta fermezza il ruolo del sindacato e la difesa dei diritti dei lavoratori:

Quest’anno il Sindacato Confederale ha voluto dedicare la Festa del Lavoro al drammatico fenomeno della mancata sicurezza nelle aziende, che trasforma il lavoro da momento di affermazione e coesione sociale in momento di lutto.  Troppo spesso accade che lavoratori e lavoratrici non facciano ritorno a casa la sera: vittime di un lavoro che uccide.

Tema questo che coinvolge e pone questioni a tutti e ancora di più dovrebbe coinvolgere chi rappresenta il lavoro all’interno di una comunità. Se questo non avviene, non si ferisce soltanto utilizzando parole scomposte e fuori luogo, non si ferisce soltanto chi quotidianamente rappresenta con difficoltà i lavoratori e le lavoratrici, ma si feriscono milioni di uomini e donne che ogni giorno lavorano.

L’insensibilità a non partecipare alla manifestazione della Festa del Lavoro è un affronto a chi lavora, attaccare la rappresentanza dei lavoratori non è nuovo in questo momento storico ed evidenzia una volontà di negare il ruolo fondamentale (sancito anche costituzionalmente ) dei corpi intermedi portatori di interessi di parte.

Evidentemente il Sindacato Confederale, nella visione del Sindaco, non può e non deve esprimere opinioni ed idee se non collocate esclusivamente all’interno di un perimetro ben definito: il luogo di lavoro.

Noi la pensiamo diversamente, ovunque vi sia un tentativo di calpestare dei diritti, ovunque vi sia un tentativo di discriminare lavoratori e lavoratrici, cittadini per fede razza o pensiero politico la nostra voce continuerà ad alzarsi sempre più forte.

Così come lo slogan della festa del 1° maggio era ‘non staremo zitti sulla sicurezza’, possiamo urlare con forza che di fronte a parole scomposte ed irrispettose la Cgil non tacerà mai.

Il Segretario generale della Camera del Lavoro

Attilio Fasulo

 

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