COMITATO PER IL SI ALLA FUSIONE VERBANIA-COSSOGNO: “UNO SPETTACOLO DEPLOREVOLE”

COMITATO PER IL SI ALLA FUSIONE VERBANIA-COSSOGNO: “UNO SPETTACOLO DEPLOREVOLE”

Riceviamo dal Comitato per il SI alla fusione Verbania-Cossogno e pubblichiamo:

Assistiamo al deplorevole spettacolo dove un “quasi candidato” ed un ex Sindaco di Verbania, con le loro discutibili dichiarazioni, esortano i cittadini verbanesi a disertare le urne domenica 13 maggio 2018.

Quel giorno i cittadini residenti della Città sono chiamati ad esprimersi con un SI o con un NO, su un quesito  importante che può segnare una svolta epocale per nostro territorio.

Il quesito sul quale gli elettori dovranno esprimere è relativo alla proposta, già approvata dai due rispettivi Consigli comunali, di una “fusione per incorporazione” fra le realtà amministrative di Verbania e Cossogno.

Il progetto viene da lontano, quando Cossogno era amministrata da Giacomo Ramoni con alle spalle una analoga esperienza di Sindaco a Verbania, ma ora può trovare il suo compimento con dei vantaggi per entrambe le Comunità.

Questa coraggiosa operazione è favorita dai Governi Nazionale e Regionale attraverso la concessione ai Comuni interessati, di finanziamenti a fondo perduto per 10 anni, che in questo caso assommano a 30 milioni di euro.

A chi mette in dubbio questa opportunità, consigliamo di leggersi i testi della “Legge Del Rio” e quello della “Legge di stabilità del 2017”. Leggi dello Stato, non promesse elettorali.

E’ noto a tutti che nel VCO la percentuale dei Comuni che non arrivano a 1000 residenti è del 37%, contro una media nazionale del 24%, che in Europa rappresenta un record assoluto. La debolezza finanziaria di questi Comuni si traduce inevitabilmente in una riduzione di servizi, soprattutto alla persona. Non è un caso quindi che nella stessa nostra Provincia assistiamo a coraggiose operazioni di accorpamento, in parte già attuate, o in itinere proprio nell’area amministrata dal “quasi candidato” che oggi disconosce, in una recente intervista, questa opportunità, senza motivarla.

Ricordiamo che la stessa “Verbania” è passata, ancorché costretta, attraverso questa esperienza 80 anni fa. I risultati complessivi però, sono stati sicuramente positivi.

Bisogna andare a votare, non solo per non rinunciare ad un dovere civico a cui la Comunità è chiamata, ma soprattutto per testimoniare una scelta che va nell’interesse del territorio e della Città.

ANDIAMO A VOTARE! ESERCITIAMO QUESTO NOSTRO DIRITTO!

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.