CON UNA MOSTRA SUGLI EX VOTO IL MUSEO DEL PAESAGGIO INIZIA LA NUOVA STAGIONE – RASSEGNA FOTOGRAFICA

CON UNA MOSTRA SUGLI EX VOTO IL MUSEO DEL PAESAGGIO INIZIA LA NUOVA STAGIONE – RASSEGNA FOTOGRAFICA

Dopo il successo della mostra “Genius Loci” a Villa Giulia nell’estate scorsa, il Museo del Paesaggio inaugura la ricca stagione 2015 con la mostra  “L’agricoltore devoto” che racconta la vita contadina attraverso gli ex voto dipinti della collezione che il museo custodisce dopo la donazione del 1996 da parte di Eugenio Cefis.  La mostra si inaugura sabato 28 alle ore 18 nella sede di Palazzo Biumi  e comprende anche fotografie, oggetti di cultura materiale, santini e la riproduzione di una tipica corte contadina realizzata da un’associazione di ‘presepisti’ di Oleggio; curata da Barbara Grippa e da Gianni Pizzigoni, ha intenti divulgativi e non di indagine e ricerca, si rivolge ad un pubblico vasto ed eterogeneo. Tutte le sezioni pertanto sono corredate da pannelli esplicativi brevi ed incisivi. Le visite saranno aperte fino al 6 settembre, con  orario dal martedì alla domenica dalle  ore 16 alle 19. Il biglietto costa 2  euro, ma è ridotto a un euro per over 65, under 25,  Amici del Museo e gruppi di più di cinque persone.  Dopo questa prima mostra e in attesa di riavere la sede di Palazzo Viani che l’amministrazione comunale  sta restaurando, nel 2015 ci saranno  una mostra a Villa Giulia dal titolo “Dialoghi intorno alla terra” e una a Palazzo Parasi a Cannobio dedicata a Mario Tozzi.

 La collezione Cefis di rilievo internazionale per quantità e specificità, comprende 5.023 ex-voto realizzati tra il Cinquecento e il Novecento, provenienti da tutte le regioni italiane, ma in particolar modo da santuari piemontesi e lombardi. La maggior parte di questi ex voto erano rimasti per quasi 20 anni nei magazzini. Le gravi difficoltà gestionali del Museo ne avevano impedito fino a oggi la valorizzazione. Ora, con la collaborazione della figlia di Eugenio Cefis, il nuovo Consiglio del Museo ha avviato un piano biennale di trasformazione di Palazzo Biumi, che diventerà un centro di informazione e di valorizzazione dedicato alla religiosità popolare. Verbania si trova nella felice situazione di avere una grande collezione di ex-voto, di essere al centro di un territorio ricco di santuari e chiese importanti sia dal punto di vista architettonico che storico-antropologico e di trovarsi in posizione baricentrica nel sistema dei Sacri Monti (Varese, Ghiffa, Orta, Domodossola, Varallo). Tutti punti di forza per una candidatura a diventare un centro importante di informazione, formazione e studio sul tema della religiosità popolare.

Apre la mostra una introduzione al fenomeno degli ex voto, che ne illustra brevemente la storia e le tecniche. Poi si sviluppa l’esposizione attraverso le testimonianze che segnano momenti significativi della vita contadina: l’allevamento, i mezzi di trasporto, le attività di lavorazione della terra, le abitazioni, i bambini. In tutti questi momenti è presente il rapporto con il divino. Si tratta di un rapporto diretto, senza mediazioni, con i Santi protettori e con le molte Madonne, fissato nel ricordo di un disegno provvidenziale che aiuta il visitatore ad immedesimarsi, coinvolgendolo in un racconto, in una zona di confine tra umano e divino. Queste due dimensioni, umano e divino, dialogano e si cercano, nonostante la loro asimmetria. L’ex voto è un oggetto che interessa molto l’antropologia culturale e poco la storia dell’arte. Può essere considerato un documento iconografico, perché non sempre il pittore di ex voto registra e riporta con precisione i dati reali. Tuttavia esso rivendica una pretesa di verità, narra infatti un episodio calato nella storia quotidiana.

Nelle foto alcuni degli ex voto esposti.

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