FEDERALBERGHI: ANCHE NEL VCO CRESCE IN MODO INQUIETANTE IL FENOMENO DEL SOMMERSO NEL TURISMO

FEDERALBERGHI: ANCHE NEL VCO CRESCE IN MODO INQUIETANTE IL FENOMENO DEL SOMMERSO NEL TURISMO

L’abusivismo deprime l’economia è l’allarme che giunge dall’assemblea di Federalberghi, dove si è discusso ampiamente sulla shadow economy in quanto il sommerso nel turismo ha assunto dimensioni inquietanti in tutta la nazione, ed è necessario un intervento definitivo per placare gli effetti che questo fenomeno, in crescita esponenziale, è in grado di produrre in termini di sicurezza sociale, evasione fiscale e contributiva nonché lavoro nero e mancata tutela dei consumatori.  Federalberghi Vco diffonde il seguente comunicato per sottolineare il fenomeno ed evidenziare come  il sommerso nel turismo sia giunto anche nella nostra provincia a  livelli di guardia, ricordando che questo ed  altri argomenti saranno approfonditi martedì 16 maggio in occasione del Convegno sull’abusivismo presso l’Hotel La Palma di Stresa organizzato da Federalberghi Vco in collaborazione con l’Ente Bilaterale del Turismo Provinciale.

Dando un’occhiata ai numeri, secondo un’indagine di Federalberghi con la collaborazione di Incipit srl su dati Inside Airbnb, ad aprile 2017 durante la settimana di Pasqua, nella provincia del VCO, risultavano disponibili su Airbnb 766 alloggi, di cui:  – 567 (74,02%) riferiti ad interi appartamenti;  – 615 (80,29%) disponibili per più di sei mesi;  – 411 (53,66%) gestiti da host che mettono in vendita più di un alloggio.   Considerando una zona più ampia sempre durante la settimana di Pasqua, nella province di Novara e VCO, risultavano disponibili su Airbnb 1.303 alloggi, di cui:  – 935 (71,75%) riferiti ad interi appartamenti;  – 1.051 (80,66%) disponibili per più di sei mesi;  – 700 (53,72%) gestiti da host che mettono in vendita più di un alloggio.

In barba dunque alle leggi che obbligano il gestore a risiedere all’interno dei bed and breakfast, ad esempio, la stragrande maggioranza degli annunci presenti su Airbnb è riferita all’affitto dell’intera proprietà ed è pubblicata da inserzionisti che gestiscono più di un alloggio. Chi si nasconde dietro? Spesso di certo non si tratta di persone che affittano una stanza del proprio appartamento per integrare il reddito familiare: si tratta piuttosto di attività economiche a tutti gli effetti, che il più delle volte fanno capo ad inserzionisti che gestiscono più alloggi. Inoltre non si tratta neppure di attività occasionali: la maggior parte degli annunci si riferisce ad appartamenti disponibili per oltre sei mesi all’anno. Questi alloggi, presenti su Airbnb, sono concentrati soprattutto nelle grandi città e nelle principali località turistiche, dove è maggiore la presenza di esercizi ufficiali per cui non è vero nemmeno che tali formule compensino la mancanza di offerta.

Ne consegue che il consumatore è ingannato due volte: viene tradita la promessa di vivere un’esperienza autentica e vengono eluse le norme poste a tutela del cliente, dei lavoratori, della collettività, del mercato. Mentre l’evasione fiscale e la concorrenza sleale danneggiano tanto le imprese turistiche tradizionali, quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza. Le piattaforme online fanno finta di non vedere il traffico sospetto che transita attraverso i propri canali. Per contrastare questo fenomeno crescente, Federalberghi  ha rivolto un appello ai parlamentari del territorio, affinché durante la discussione della cosiddetta “manovrina” (decreto legge n. 50 del 2017), vengano irrobustite le disposizioni relative al regime fiscale delle locazioni brevi, con l’obiettivo di far pagare le tasse a tutti e di proteggere i consumatori, i lavoratori, la collettività. L’associazione ha provveduto a censire gli alloggi disponibili sui vari portali e ha posto gli elenchi a disposizione delle autorità, affinché svolgano gli opportuni controlli.

Bernabò Bocca presidente nazionale Federalberghi interviene con un commento: “Centinaia di migliaia di appartamenti privati affittati in tutta Italia senza nessuna regola, senza nessuna garanzia per il consumatore, senza nessuna tutela per i lavoratori, senza pagare un centesimo di tasse! E ci spiegano che questo è il futuro….NO questo non è il futuro, questa è l’illegalità  tollerata, legittimata e – in alcuni casi – istituzionalizzata. Ci sono delle realtà dove si cerca di porre un argine a questa illegalità. Sono piccole cose, piccoli passi, che vanno nel verso lal giusta direzione”.  Gian Maria Vincenzi presidente Federalberghi Vco sottolinea le conseguenze economiche del fenomeno: “E’ risaputo che l’abusivismo penalizza tutti, in quanto chi non è regolare elude non solo le tasse conosciute (quali ad esempio l’Irpef), ma porta a mancati introiti per i Comuni in termini di tassa di soggiorno e tassa rifiuti dove quest’ultima grava in modo particolare su tutta la cittadinanza”.

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