Un comunicato di Luca Gnecco per il gruppo Fratelli d’Italia suona di condanna senza appello per il servizio di bike sharing:
Se quello del tanto millantato bike sharing a Verbania è un bilancio che l’amministrazione, nella persona dell’assessore Sau, reputa soddisfacente, non ci meraviglieremmo di trovare buchi milionari negli altrettanto soddisfacenti bilanci comunali.
L’interpellanza presentata dal nostro consigliere comunale Damiano Colombo, un primo risultato l’ha ottenuto, quello di far ammettere all’amministrazione, dopo tanti slogan elettorali, che quello fatto a Verbania non è un vero servizio di bike sharing. Lo stesso assessore Sau afferma: Quello avviato è un servizio di noleggio biciclette pubbliche e non un vero e proprio bike sharing.
Ci sembra generoso riempirsi la bocca definendo positivo un bilancio che ha visto 1822 noleggi giornalieri in oltre 970 giorni di funzionamento. Praticamente parliamo di un investimento di denari pubblici di a 48000 euro, per regalare all’amministrazione un argomento facile sul quale fare proclami. Nella realtà il conto è presto fatto; in media il servizio ha ottenuto meno di due biciclette noleggiate al giorno per circa 7 euro di incasso giornaliero escluse le spese.
Se è vero che i verbanesi mediamente possiedono una bicicletta, è altrettanto vero che la nostra è una città che ha o dovrebbe avere, una forte vocazione turistica. Il risultato di 2 noleggi al giorno è indice che il servizio con ritiro delle chiavi di sblocco presso un esercizio commerciale, con obbligo di sottostare ad orari precisi non funziona e non rende il servizio del quale la città ha bisogno. Quello che ci domandiamo è se, al di la dei semplici slogan, ci sia un reale interesse a portare avanti un progetto che in alcune città d’Italia ha dato grandi risultati. Ma a quanto pare, nel secondo comune turistico del Piemonte, 2 biciclette noleggiate al giorno sono un ottimo risultato: se lo dicono loro!
Nella foto Colombo e Gnecco di Fratelli d’Italia
Servizio pessimo e biciclette scomode da usare. Esperienza negativa. Non mi stupisco dei bassi numeri di utilizzo