Tempo fa un omegnese venne svegliato di notte da una serie di messaggi di addebito sulla propria carta di credito. Si avvide che dalla carta era stata sottratta la somma di 1450 euro e denunciò il fatto al Commissariato di Polizia, facendo scattare immediatamente le indagini. Gli investigatori informatici alle dipendenze del vicequestore aggiunto Mauro Patera, attraverso le analisi delle tracce lasciate in rete hanno in seguito identificato 5 uomini, residenti nelle province di Caserta, Napoli e Venezia i quali, con i codici della carta di credito sottratti in rete, avevano effettuato ricariche telefoniche, acquisti di biglietti ferroviari, soggiorni in albergo di lusso ed attrezzi di lavoro. Due di loro avevano fatto una gita a Verona a spese dell’ignaro omegnese. Qui avevano soggiornato in un albergo 5 stelle raggiunto su una lussuosa auto con conducente noleggiata su internet e il giorno seguente, contattati gli altri complici, erano stati incaricati di ritirare in una ferramenta la merce acquistata su internet. I 5 uomini sono stati deferiti ora alla Procura di Torino per il reato di frode informatica in concorso.
