FRONTE NAZIONALE: FINALMENTE L’ACCORDO SUI MEDICI DI MEDICINA GENERALE AL DEA

FRONTE NAZIONALE: FINALMENTE L’ACCORDO SUI MEDICI DI MEDICINA GENERALE AL DEA

I consiglieri comunali del Fronte Nazionale Giorgio Tigano e Sara Bignardi accolgono con grande soddisfazione la notizia dell’accordo stipulato dalla Regione Piemonte coi sindacati medici del territorio  che prevede l’attivazione di ambulatori medici attigui ai Dea ospedalieri  per la gestione dei Codici Bianchi da parte dei medici di famiglia,  al fine di decongestionare ed aumentare l’efficienza dell’ala operativa delle urgenze – emergenze.

La nostra soddisfazione – si legge in un comunicato – deriva dall’evidenza che finalmente si è preso atto del fatto che  le Case della Salute non  possono essere un valido strumento di decongestionamento dei DEA.  Quando nel 2015 proposte in tal senso furono messe in campo dalla Regione, unitamente al progetto di chiusura di uno dei DEA del VCO, il Fronte Nazionale fu l’unica forza politica a non dichiararsi d’accordo e a proporre in alternativa la presenza dei medici di base presso i DEA per la Gestione dei codici Bianchi. In data 14/03/2015 un documento politico propositivo sulla gestione sanitaria territoriale ed ospedaliera del VCO fu fatto pervenire  alle autorità sanitare regionali e locali e ai Sindaci dei maggior centri del VCO con le proposte che oggi, in parte, sono messe in atto dalla Regione. Il 02/09/2015 un ulteriore documento di analisi tecnico operativa sul miglioramento operativo dei DEA fu inviata al Sindaco Marchionini e ai responsabili sanitari della ASL VCO. Tali documenti alleghiamo a supporto di quanto sosteniamo, aggiungendo che tali concetti furono ribaditi durante Consigli Comunali di Verbania. Ci rende soddisfattti , al di là di pretese di primogenitura politica, constatare che si sia imboccata la giusta strada per dare maggiore efficienza, con l’impegno dei Medici di Base, ai presidi ospedalieri nella gestione delle urgenze – emergenze. Si è  riconosciuto, di fatto, quanto da noi sempre ribadito sulla operatività dei DEA e delle Case della Salute che possono, queste ultime, solo garantire un aiuto nella gestione delle patologie croniche.

 

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