GIULIANA MUSSO IN SCENA PER “LAMPI SUL LOGGIONE”

GIULIANA MUSSO IN SCENA PER “LAMPI SUL LOGGIONE”

Giuliana Musso, tra i maggiori esponenti del teatro di narrazione e d’indagine che si colloca al confine con il giornalismo d’inchiesta, tra l’analisi e la poesia, la denuncia e la comicità, torna a Verbania con il suo ultimo, attesissimo lavoro dal titolo “Mio eroe””. L’appuntamento è  al Maggiore per  domani, venerdì 21 aprile, alle ore 21 come penultima rappresentazione della rassegna “Lampi sul loggione” curata da l’Associazione “Lampi sul Teatro” con il sostegno del Comune di Verbania. Per i non abbonati biglietti a 15 euro.


Attrice, autrice e regista, premio della Critica 2005, vicentina d’origine e udinese d’adozione, con “Mio eroe” Giuliana Musso porterà sul palcoscenico cittadino del contemporaneo un monologo ispirato alle biografie di alcuni dei 53 militari italiani caduti in Afghanistan durante la missione ISAF (2001-2014). La voce è quella delle loro madri, che testimoniano la vita dei figli che non ci sono più, ne ridisegnano il carattere, il comportamento, gli ideali, in un altare di memorie personali che trabocca di un naturale amore per la vita. Tre donne che cercano parole e gesti per dare un senso al loro inconsolabile lutto. Ma anche all’esperienza della morte in guerra in tempo di pace: perché nell’alveo di questi racconti intimi, a tratti lievi e a tratti drammatici, si fa spazio un discorso etico e politico. La voce della mater dolorosa, che l’iconografia patriarcale vorrebbe relegata allo spazio dei sentimenti, esce infatti dagli stereotipi per tornare a porsi interrogativi puntuali sulla logica della guerra, sull’origine della violenza come strumento di soluzione dei conflitti e su un sistema che prevede la costruzione del mito dell’eroe per giustificare tutto questo.  Scritto con la complicità di Alberto Rizzi e prodotto da La Corte Ospitale, lo spettacolo ha debuttato lo scorso ottobre a Rubiera (RE) e arriva proprio mentre l’Europa commemora il centenario del primo conflitto mondiale. Un lavoro che strappa il tema della guerra alla dimensione della rievocazione, riportandolo ad un confronto serrato con il presente e sviluppando al contempo quel discorso femminista su cui l’autrice di “Nati in casa” e “Sex machine” torna a ragionare.  “Il dolore delle madri – spiega infatti Giuliana Musso – può superare la retorica militaristica che ci impedisce di ragionare sulla guerra proprio quando siamo difronte al feretro coperto dal tricolore, e affonda con la forza dei sentimenti in una più autentica ricerca di verità. In queste testimonianze femminili il tema della pace e il tema della maternità risuonano per quello che ancora sono: pubblicamente venerati e segretamente dileggiati”.

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