IL CAMPIONE MONDIALE DI SCI NAUTICO NON VEDENTE OGGI ALLA BEATA GIOVANNINA

IL CAMPIONE  MONDIALE DI SCI NAUTICO NON VEDENTE OGGI ALLA BEATA GIOVANNINA
Atleta paralimpico, fisioterapista e osteopata, vincitore di 22 ori mondiali e 20 europei nello sci nautico, cieco dalla nascita.  E’ il 30enne Daniele Cassioli, nato a Roma ma residente nel Varesotto, che proprio per festeggiare il 22° titolo mondiale vinto in Australia giunge questa sera dalle ore 18 alla The last beach – L’ultima spiaggia alla Beata Giovannina.  E’ l’occasione per fare conoscenza con questa straordinaria figura di sportivo e per ammirarlo in una dimostrazione di sci nautico.
Ecco come Cassioli si descrive:
Quante cose ho imparato e quante non conosco nemmeno da lontano.  Innanzitutto la mia famiglia è il regalo più di valore che il destino potesse farmi. Ho imparato a piangere e poi a ridere ed ho capito che, tra le due, tanto vale ridere il più possibile. Ho imparato a fare sport ancora prima di capirne il significato assoluto: lo sport, come l’arte, la conoscenza e le scoperte, è alla base della nostra civiltà e noi umani non ne sfruttiamo ancora tutte le potenzialità. Solo dopo aver perso ho imparato a vincere e ho capito che dopo una vittoria si sta molto meglio. Ho imparato che sentire col cuore, prima di vedere, ha un valore inestimabile. Ho condannato spesso chi mi ha fatto soffrire, per poi capire che volere il bene di quelle persone è il mio successo più grande. Ho imparato che la musica è una delle dimostrazioni che l’uomo, se vuole, sa essere una creatura estremamente nobile. Ho imparato che gli amici, quelli veri, sono la reale ricchezza. Ho imparato che la parola handicap si associa perfettamente a ognuno di noi: la differenza sta nel fatto che alcuni ce l’hanno pure scritto sulla carta d’identità. Ho imparato che dentro ogni donna si nasconde un piccolo-infinito segreto. Ho imparato quanto sia importante apprezzare me stesso per poter amare gli altri. Ho imparato che affrontare la paura a viso aperto, come quando si corre nel temporale senza riparo, è una delle cose più genuine che si possa fare. Ho imparato che scrivere è un modo fantastico per guardarsi dentro. Ho cercato di andare d’accordo con tutti dispensando sorrisi e serenità, ma ho capito che non posso piacere a tutti perché non tutti hanno bisogno di quello. Ho imparato che prendere il buono delle persone è sempre un’arma vincente. Ho imparato che un giorno in viaggio equivale a un mese di crescita. Ho imparato che ognuno di noi diventa un essere speciale quando persegue la propria missione su questa terra, il problema a volte è capire in tempo la propria vocazione più profonda. Ho capito che una stretta di mano o un abbraccio valgono molto più di mille parole, cento telefonate o cinquanta messaggi.
Questa è la porzione del mio bagaglio che già ho riempito. Sono felice al pensiero di avere ancora infinito spazio in questa valigia, così da poter aggiungere, spostare o cambiare valori, emozioni e affetti di questa vita: un dono troppo prezioso per non amarlo durante tutti i suoi istanti.
Daniele

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