IL CONSIGLIO COMUNALE VOTA L’ADESIONE AD “AVVISO PUBBLICO”. IL “SI” DEL PD, IL “NO” DELLA LEGA

IL CONSIGLIO COMUNALE VOTA L’ADESIONE AD “AVVISO PUBBLICO”.  IL “SI” DEL PD, IL “NO” DELLA LEGA

Ieri sera il consiglio comunale ha approvato l’adesione ad Avviso Pubblico – Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie. Si tratta di un’associazione nata nel 1996 per collegare e organizzare gli amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella pubblica amministrazione e sui territori da essi governati. Attualmente aderiscono ad Avviso Pubblico oltre 250 soci tra Comuni, Province, Regioni.  Sul voto del consiglio comunale ecco il commento positivo diffuso dal gruppo consiliare del Partito Democratico.

Un passaggio importante che fu proposto da Libera Vco a tutti candidati durante la passata campagna elettorale quando la stessa propose L10, una propria piattaforma politica per le elezioni amministrative della città di Verbania composta da dieci proposte, precise e concrete, perché legalità e trasparenza diventino buone pratiche condivise.  Per questo a Libera Vco va un ringraziamento sentito per l’impegno, la competenza e la serietà indiscussi che da sempre contraddistinguono i ragazzi e le associazioni che ne animano le attività sul territorio. Il voto unanime dell’Assemblea sancisce la partecipazione ad Avviso Pubblico non come un mero esercizio di adesione formale, ma come un processo che non prevede il piano di uscita, diviene irrinunciabile. E’ una conquista di tutti.

Perché non si tratta di passaggio formale? Perché oltre a preveder di attenersi ad un codice etico specifico quale è la carta di avviso pubblico, divenire un membro di Avviso Pubblico rende l’Ente Pubblico soggetto di partecipazione in un percorso associativo nazionale con scopi chiari che si possono raggiungere solo attraverso la strutturazioni di reti forti. Tre i livelli su cui bisogna lavorare:

  1. Per un coordinamento: a livello provinciale aderisce ad avviso pubblico solo il comune di Baveno. Allora si lavori insieme a Baveno per convincere altri comuni ad aderire e formare il coordinamento provinciale.  Come ha fatto LIBERA, che oggi è una esperienza radicata, robusta, giovane (anche per l’età dei propri iscritti) ma il cui coordinamento è nato sul lavoro di una piccola esperienza associativa a Verbania e diventata in pochi anni una esperienza abitata da tante identità, nella quale sono attivi molti giovani capaci e apprezzata in tutta Italia. Facciamoci aiutare da Libera, che poi è la sorella maggiore di Avviso Pubblico, per divenire insieme il fronte della cultura della legalità e della democrazia attiva.
  1. Per attività pedagogiche sul territorio. La formazione: formare i funzionari e gli amministratori sulle buone prassi per ostacolare le infiltrazioni criminali nella nostra Provincia. Ce lo ha ricordato nel 2015, nell’incontro di presentazione di Avviso Pubblico, l’allora referente Regionale Fosca Nomis quando ci indico che la piattaforma formativa di Avviso Pubblico esiste e va adoperata.    Incontrando i giovani con Libera: come amministratori dobbiamo ricordare loro che la politica non è tutta marcia. In un periodo così buio per la buona politica, dare la percezione   che c’è una politica che con passione e tenacia ci sta provando a fare la differenza è un dovere e lo possiamo fare, perché è dalla possibilità di contribuire a generare impegno nelle generazioni in formazione che aumentiamo la possibilità del nostro Paese di migliorarsi.   Celebrando la giornata del ricordo in memoria delle vittime di tutte le mafie: è importante arrivare a questo risultato a 2 mesi dalla celebrazione a livello Regionale, della giornata proprio qui a Verbania. La città deve essere fiera di questo risultato, reso possibile dal lavoro genuino e quotidiano di Libera VCO.   Questo impegno si rafforzi ogni anno, con la possibilità di aprire ad una commissione di studio dei fenomeni di infiltrazione mafiosa sul territorio: ricordo a riguardo esempi concreti di presenza di beni sequestrati a Baveno, ad Omegna e a Miasino (poco oltre il confine della Provincia con Novara) e i comprovati traffici dell’ndrangheta in Ossola.
  1. La solidarietà e la presenza: Verbania si dichiari al fianco di quegli amministratori e quelle amministrazioni che ogni giorno combattono contro i rischi divenuti più evidenti a causa di esplicite minacce e violenze.

E’ così che il nostro Comune oggi diventa un pezzo riconosciuto di un percorso che unisce il Paese nella lotta faticosa ma possibile, contro tutte le mafie.

Il consigliere della Lega Nord, Stefania Minore, non era presente al consiglio a causa di una indisposizione, ma ha diffuso il seguente comunicato per rendere pubblici i motivi della contrarietà del gruppo.

E’ difficile votare contro l’adesione a un’associazione che opera nel campo della sensibilizzazione contro le mafie ma pensiamo che per essere contro le mafie non occorra pagare un’iscrizione a un’associazione e far versare una quota pro capite ai cittadini, inoltre le modalità e la gestione di questa associazione non ci convincono.

L’associazione nasce a Firenze con un nobile scopo, ma in realtà si trasforma in una fabbrica di posti di lavoro, infatti dai dati che si evincono consultando il loro sito online si nota che l’associazione, che nel proprio statuto impone l’adesione all’associazione Libera di don Ciotti, nel 2016 si è limitata a partecipare ad alcune iniziative organizzate con l’Anci, con l’Arci, con Libera e con l’Associazione 21 Marzo.

Leggendo sul loro sito il bilancio preventivo 2016 i dubbi crescono ancora di più, si nota che lo stesso pareggia a  € 300.000, mentre nella relazione del congresso tenutosi a Bologna il 25 novembre scorso si pubblica un’altro bilancio, sempre del 2016, che pareggia invece a € 352.000 … c’è qualcosa che non va.

Non è tutto, nel bilancio che pareggia a € 352.000 si può notare che i costi per il funzionamento dell’associazione ammontano a € 325.000, di conseguenza per gli interventi oggetto della loro missione ne restano solo € 27.000.

Nel consolidato 2015 invece, a fronte di € 382.000 di entrate, per il funzionamento ne sono stati spesi  € 265.000,  quindi per iniziative  sociali i rimanenti € 117.000.

Questi i motivi per i quali se fossimo stati presenti avremmo votato contro l’adesione a questa scelta traboccante ipocrisia, probabilmente da soli,  perché pensiamo che la maggior parte dei consiglieri o si adegua o non approfondisce.

Una considerazione finale è d’obbligo: dal PD siamo abituati ad aspettarci di tutto ma che anche il Movimento 5 Stelle sostenesse questi castelli di carta ci lascia un pochino, ma solo poco, più stupiti… sempre che si siano documentati e soprattutto abbiano capito quello che stanno proponendo.

 

avviso pubblico 2

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