IL FUTURO DI ACETATI IN UN INCONTRO PUBBLICO

IL FUTURO DI ACETATI IN UN INCONTRO PUBBLICO

Il futuro dell’area ex Acetati è al centro della discussione martedì 26 febbraio alle ore 16 al Centro eventi Il Maggiore nel convegno “Verbania Produttiva. Lavoro, Sviluppo e Qualità della Vita . Il concorso EUROPAN per la città futura. Le nuove sfide a partire dall’area Acetati”. Dopo la presentazione in anteprima dei giorni scorsi, una illustrazione pubblica di Europan, programma di concorsi con cadenza biennale rivolto ad architetti under 40 di tutta l’Unione Europea che in quasi 30 anni di attività ha prodotto progetti di organizzazione urbana. Intervengono Virginia Giandelli, architetto e presidente di Europan Italia, Silvia Marchionini, sindaco di Verbania, Carlo Ghisolfi, architetto e vicepresidente Ordine Architetti Ppc Novara e Vco, Vittorio Brignardello, architetto e dirigente urbanistica Comune di Verbania, Roberto Tognetti, architetto e coordinatore del progetto Riusiamo Verbania, Luca Calselli, architetto e autore progetto Colleferro città fabbrica, Carlo Benzi, Coop Manitese, Chiara Fornara, direttore Consorzio Servizi Sociali Verbano. Segue il dialogo con il pubblico.

EUROPAN è un concorso di idee e di progetti ai quali fanno seguito le realizzazioni. La rigenerazione urbana è stato il tema delle ultime edizioni che hanno lanciato un nuovo concetto di città multifunzionale e fornito ai comuni ed ai promotori dei siti messi a concorso gli strumenti per affrontare lo sviluppo e il cambiamento, in termini duraturi e sostenibili.

EUROPAN interviene in quei casi dove le sorti dello sviluppo sono delicate, dove è necessario esplorare tutte le ipotesi possibili prima di avviare programmi di realizzazione, dove la pianificazione passata ha creato problemi di degrado sociale, dove non è possibile pensare di intervenire senza un programma condiviso anche con gli abitanti di un luogo.
EUROPAN rappresenta un concorso atipico rispetto i canoni delle competizioni di progettazione, perché tiene in grande considerazione la realtà dei luoghi.  I progetti EUROPAN consolidano l’idea di offrire soluzioni alla comunità, definendo il ruolo del progettista come colui che deve confrontarsi,diversamente dal passato, con gli aspetti economici e sociali, con tutto quello che il progetto innesca nel territorio,ponendo l’attenzione a tutti gli elementi sensibili.

Con la quindicesima edizione di Europan (Europan 15) le città europee si confrontano con il tema della “Città produttiva”, capace cioè di produrre cultura, lavoro, urbanità da spazi anche marginali o dismessi ma strategici per uno sviluppo sostenibile della città.E’ il tema della transizione ecologica legata a una visione della città produttiva per il futuro. La transizione produttiva in senso ecologico deve considerare le sinergie tra ecosistemi, tra biotopi e manufatti, tra funzioni e usi, tra cittadini e amministrazione: è un altro modo di pensare e fare la città, anticipando, valorizzando e responsabilizzando tutti gli attori urbani, e, in particolare, coloro che devono decidere in merito ai temi dell’ambiente e della vita.

I posti di lavoro legati all’economia produttiva del fare, del mantenere, del riparare, tipiche dell’attività artigiana e della prossimità, devono fare parte della vita della città, così come la possibilità di recuperare spazi dismessi per servizi, benessere, cultura.  Invece dei programmi produttivi basati sulla separazione e sulle risorse illimitate, la sfida consiste nel reinventare delle prossimità proattive, delle economie circolari di prossimità, nuove alternative di coproduzione e di condivisione ecologica, con la creazione di opportunità, di interazioni sociali e di urbanità. Questo nuovo inizio è l’occasione per costruire un modello di rilancio anche economico della città, unendo la tutela ambientale e nuove forme di lavoro prima di tutto.

Nella foto un incontro al Maggiore sull’area ex Acetati

 

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