IL MAGGIORE, VILLA SAN REMIGIO, NUOVO PORTO TURISTICO: AVANZA LA VERBANIA DEL FUTURO

IL MAGGIORE, VILLA SAN REMIGIO, NUOVO PORTO TURISTICO: AVANZA LA VERBANIA DEL FUTURO

Non è certo una novità che al funzionamento del Teatro Il Maggiore, al restauro e all’utilizzo di Villa San Remigio e alla realizzazione del nuovo porto turistico si lega in gran parte il rilancio e lo sviluppo della città nei prossimi anni. Di nuovo ci sono però negli ultimi giorni segnali positivi che riguardano e mettono in moto tutte queste prospettive.  A proposito del Teatro Il Maggiore c’è stato  l’accordo concluso dall’amministrazione comunale con la manager Manuela Ronchi, verbanese di nascita e titolare di una nota agenzia specializzata nella comunicazione, nella valorizzazione dell’immagine di grandi vip, nel posizionamento di brand.  La Ronchi ha deciso di mettere a disposizione della sua città l’esperienza acquisita accettando la sfida di un lancio globale del teatro/centro eventi.  Una sfida certo difficile e complessa di cui è prematuro immaginare gli esiti: ma è confortante e stimolante che essa venga affrontata con coraggio e con fiducia, senza dimenticare che il gravoso impegno viene affrontato in via eccezionale gratuitamente  per lo stimolo offerto dall’opportunità di impegnarsi per la propria città. Una circostanza, quest’ultima, che dovrebbe spegnere sul nascere discussioni e polemiche, sempre pronte a nascere per simili incarichi, a tutto vantaggio di un conftonto aperto a tutti e non ostacolato da fuorvianti implicazioni economiche che sono spesso all’ordine del giorno.  Al centro dell’impegno della Ronchi non è l’organizzazione di singoli spettacoli,  ma il posizionamento del teatro sul mercato in una visione globale, l’affermazione di idee vincenti in un progetto di lungo periodo affinchè  la struttura diventi per Verbania e per il Lago Maggiore un punto di riferimento di fama nazionale e internazionale, un’occasione di sviluppo e di crescita.

villa san remigio 2

Per Villa San Remigio, in comodato d’uso dalla Regione al Comune per 50 anni con l’obiettivo di valorizzarla come centro artistico e culturale in chiave turistica,  c’è da registrare l’approvazione definitiva del progetto per il restauro. Ciò significa che l’iter per l’intervento di sistemazione da realizzare procede verso il bando per l’appalto delle opere necessarie,  avendo come traguardo la loro realizzazione entro la fine del prossimo anno.  Degli 1,8 milioni di euro necessari, 1,3 giungono dalla Fondazione Cariplo  e tra i lavori in programma ci sono quelli relativi a sistemazione dell’ingresso dal lago e della balconata attorno alla villa, di cui si adatteranno al nuovo impiego le sale interne.  Si procede insomma secondo quelli che sono gli obiettivi delineati dall’amministrazione comunale nel suo programma per creare un nuovo polo di valorizzazione della città accanto a quello ormai consolidato di Villa Taranto, accrescendone le attrattive ambientali e culturali.

porto turistico nuovo

L’ultima notizia in ordine di tempo fa seguito alla sentenza con cui la scorsa settimana il Consiglio di Stato riconosce la correttezza della procedura seguita dal Comune in merito alla concessione del porto turistico. La sentenza può rilanciare l’attuazione del progetto di un’opera che l’amministrazione giudica assolutamente necessaria per una città turistica come Verbania, progetto giunto dalla Nautica Bego assieme ad un gruppo  di investitori tedeschi e svizzeri.. L‘idea è quella di un porto turistico che diventi anche uno spazio ricreativo ed attrattivo, con eventi e manifestazioni e che potrebbe portare ad altri sviluppi come servizi al tempo libero e di tipo turistico nella vicina area di Santa Rita.  Il “Marina Resort Verbania” avrebbe oltre 270 posti barca e comprenderebbe tutta una serie di servizi, foresteria e bar-ristorante.  Per l’assegnazione della relativa concessione serve una integrazione del progetto presentato che è già pronta e i successivi tempi tecnici potrebbero portare all’apertura del cantiere entro l’anno in corso.  Anche qui dunque lo cose si muovono e confortano le speranze di un prossimo futuro carico di promesse per la città.

 

 

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