IL MOVIMENTO 5 STELLE CHIEDE BARRIERE DI SICUREZZA PER LA CICLABILE SUNA-FONDOTOCE

IL MOVIMENTO 5 STELLE CHIEDE BARRIERE DI SICUREZZA PER LA CICLABILE SUNA-FONDOTOCE

 

“I percorsi ciclabili su carreggiata stradale, in promiscuo con i veicoli a motore, rappresentano la tipologia di itinerari a maggiore rischio per l’utenza ciclistica e pertanto gli stessi sono ammessi per dare continuità alla rete di itinerari prevista dal piano della rete ciclabile, nelle situazioni in cui non sia possibile, per motivazioni economiche o di insufficienza degli spazi stradali, realizzare piste ciclabili. Per i suddetti percorsi è necessario intervenire con idonei provvedimenti (…) che comunque puntino alla riduzione dell’elemento di maggiore pericolosità rappresentato dal differenziale di velocità tra le due componenti di traffico, costituite dai velocipedi e dai veicoli a motore”.  Così riporta il Decreto Ministeriale 30 novembre 1999, Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili. In particolare all’art. 7 comma 4 riporta che “la larghezza dello spartitraffico fisicamente invalicabile che separa la pista ciclabile in sede propria dalla carreggiata destinata ai veicoli a motore, non deve essere inferiore a 0,50 metri”.

E’ questa la premessa all’odierno comunicato con cui il Movimento 5 Stelle Verbania rileva nella realizzazione del primo lotto della ciclabile Suna-Fondotoce delle modifiche rispetto a quanto fù riportato ai consiglieri comunali e intende portare all’opinione pubblica l’entità di queste modifiche ed esprimere la propria contrarietà:

E’ stato cambiato il manto di pavimentazione. Inizialmente si parlava di  utilizzare il Rasocrete (materiale nato per le piste ciclabili, drenante, antiscivolo, ecocompatibile), in seguito  dell’asfalto “colorato”, poi si doveva usare un materiale granigliato più nobile e più costoso ma, alla fine, si è arrivati ad un calcestruzzo colorato riducendo notevolmente la qualità e, in parte, la sicurezza. In caso di gelate non sarà possibile gettare il sale sulla ciclabile: il sale è uno dei peggiori nemici del calcestruzzo, provoca danni enormi sia superficiali che alle armature presenti al suo interno.                                                        Sono state eliminate le barriere stradali di separazione previste con la strada statale facendola diventare un grande marciapiede senza le dovute protezioni per chi la percorre. Sarà anche vero che   la normativa per la realizzazione delle piste ciclabili, in ambito urbano, definisce le tipologie e come ufficio queste siano state rispettate, ma si provi a pensare che sicurezza può avere un papà che porta un piccolo ciclista a pedalare su una pista che non ha separazione con una strada a grande traffico…. si pensi se per sbaglio il piccolo sconfina sulla strada. Può anche essere vero che nei paesi più sviluppati del nostro in quanto a “piste ciclabili”. le piste  sono un tutt’uno con la viabilità e che per mettere in sicurezza sarebbe semplicemente necessario rispettare i limiti di velocità ed avere senso civico, ma siamo sicuri che quel tratto di strada sarà sicuro?                                                                                                                   Stiamo parlando di un primo lotto che costerà 1.754.391 euro e di un successivo secondo lotto di  almeno 4.000.000 di euro e riteniamo che la politica debba avere un occhio di riguardo per la sicurezza di quel tratto, per non rischiare un giorno di dover dire: ve l’avevamo detto. Lungo tutto il tratto devono esser poste delle barriere stradali di separazione, senza se e senza ma.

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