Presso la sede del Cnr Ise di Pallanza in largo Tonolli è in corso questa mattina la presentazione del progetto IdroLIFE per la conservazione e la gestione della fauna acquatica nei corridoi fluviali del Vco. I contenuti e le modalità di attuazioni sono stati illustrati dal project-manager Pietro Volta del Cnr, dopo l’introduzione del direttore Giuseppe Torzillo. Il territorio ricco di torrenti e laghi è naturalmente vocato ad ospitare un gran numero di specie acquatiche, alcune delle quali hanno una notevole importanza naturalistica, ecologica ed ambientale tanto da essere inseriti nelle liste delle specie da conservare a livello europeo, riportate nella Direttiva Habitat (92/43/CEE). La presenza di numerosi fattori di pressione, tra i quali spiccano le modificazioni degli habitat acquatici, la diffusione di specie ittiche esotiche e i recenti cambiamenti climatici hanno svolto un ruolo di primo piano nel mettere a rischio la fauna ittica ed astacicola del Vco con effetti maggiori sulle specie più sensibili, quali la trota marmorata, il pigo, la savetta, il gambero d’acqua dolce autoctono. Ripristinare e conservare la fauna acquatica del Vco è non solo un dovere, ma anche una occasione per favorire lo sviluppo locale, basato sulla valorizzazione delle risorse naturali, e il turismo sostenibile e responsabile. Il progetto IdroLIFE nasce grazie all’unione di partner pubblici e privati con la stessa sensibilità per l’ambiente: accanto al Cnr, Graia – Gestione e Ricerca Ambientale Ittica Acque -, Parco Nazionale Val Grande, Provincia del Vco. L’Unione Europea ha riconosciuto l’importanza degli obiettivi di IdroLIFE e ha deciso di cofinanziarlo attraverso i fondi LIFE Natura, fondi specificatamente dedicati a progetti mirati alla conservazione di specie ed habitat di interesse europeo e dunque prioritari. IdroLIFE è uno dei 5 progetti finanziati al Bando 2015 del Programma Life-Natura; un motivo in più questo di orgoglio e di stimolo per tutti i soggetti coinvolti a fare del proprio meglio per il successo del progetto. Al finanziamento contribuiscono anche la Fondazione Cariplo e imprese idroelettriche.
Nella foto la presentazione del progetto
