Ci risiamo. Non è la prima volta e (visto come vanno le cose) non sarà forse l’ultima che torniamo in argomento, dopo aver ricevuto da alcuni lettori e purtroppo anche da alcuni politici (o presunti tali) rimbrotti o esplicite proteste per la mancata pubblicazione di loro commenti su questioni di carattere amministrativo o politico in genere. Il fatto è che si riferiscono a dichiarazioni contenenti volgarità e insulti che, come già detto e ripetuto, non troveranno mai spazio sulle nostre pagine. E’ purtroppo con vivo rammarico e con preoccupazione che dobbiamo constatare come la risposta a chi non condivide le proprie idee sia sempre più espressa non con ragionamenti e argomentazioni, ma semplicemente ricorrendo a puri e semplici insulti. Ignoranza, presunzione, arroganza sono le componenti di questa “linea di pensiero” adottata da persone che dimostrano la loro debolezza con l’incapacità di discussione e di confronto. Alcuni giustificano tali reazioni come frutto della esasperazione a cui hanno condotto anni di malapolitica, ma non ci sembra proprio questo il modo giusto e accettabile per manifestare e sostenere una politica nuova (o presunta tale).
sarà mica che spesso si scaricano sui blog stati di frustrazione dovuti a problemi personali, familiari, lavorativi?
Se posso dire la mia, se si accenna a politici (o presunti tali) che utilizzano l’insulto come argomento, sarebbe opportuno farne i nomi, altrimenti si rischia di far “di tutta l’erba un fascio” , e quindi di non aiutare le persone ad orientarsi per le prossime elezioni. Il rischio è di apparire “di parte” , perché se Tizio o Caio si lamentano di qualcosa di carattere amministrativo in modo inopportuno, il collegamento immediato è che siano persone che si riconoscono nelle varie minoranze ad usare toni e argomenti scorretti e/o offensivi…
Dico ciò perché sono uno di quelli che spesso lamenta e argomenta molte questioni contro questa amministrazione e tal volta contro certa stampa e addirittura ho lamentato parzialità di questa testata, ma sempre (credo) con toni confacenti al ruolo mio ed altrui.
cordialmente
Renato Brignone
E infatti pubblichiamo normalmente i Suoi interventi. Parzialità significa a nostro avviso essere sempre e comunque di una sola parte e fornire una informazione a senso unico: nelle nostre pagine c’è spazio per tutti, anche se esprimiamo le nostre idee che naturalmente possono non piacere a tutti. E per quanto riguarda l’uso inopportuno di insulti e volgarità, al di là di ciò che noi riceviamo basta scorrere i social media per rendersi conto di chi ne faccia nella attuale fase normale metodo di espressione…
Sergio Ronchi
concordo: pubblicare nomi e cognomi di coloro che si comportano incivilmente sarebbe come fare loro pubblicità, allora tanto varrebbe pubblicare anche i loro commenti; ma sono convinto che tale pubblica gogna non servirebbe a nulla, anzi potrebbe addirittura rafforzarli invece di funzionare da deterrente.