UNA TAVOLA ROTONDA SULL’ATTUALITA’ DI GINO VERMICELLI

UNA TAVOLA ROTONDA SULL’ATTUALITA’ DI GINO VERMICELLI

L’attualità di un protagonista del ‘900 – Racconti, video, letture e testimonianze in ricordo di  GINO VERMICELLI
Con:è il titolo della manifestazione in programma sabato 12 novembre alle 14.15 alla Casa della resistenza di Fondotoce con la partecipazione di Lidia Menapace, Mauro Begozzi, Erminio Ferrari, Rino Romano, Giancarlo Grasso, Carlo Alberganti, Luciana Castellina. Una tavola rotonda  per sottolineare l’attualità di Gino Vermicelli con testimoni e giovani lettori coordinata da Giovanni Nargaroli. Segue, a conclusione, un aperitivo conviviale. Organizzano: Casa della Resistenza, Anpi Vco, Il Manifesto con il patrocinio di Città di Verbania, Comune di Pieve Vergonte, Provincia del Vco, Lago Maggiore LetterAltura, Tararà Edizioni, Librarsi Spalavera,  Ubik Omegna libreria, Arci Vco, Cgil Novara Vco.

Nota biografica

Gino Vermicelli (1922-1998), novarese di nascita e giovane emigrante in Francia, col nome di “Edoardo” fu nota figura di comandante partigiano. Fu tra i sopravvissuti della battaglia di Megolo del 13 febbraio del ’44 in cui cadde il Capitano Beltrami e successivamente Commissario politico nelle formazioni garibaldine nell’Ossola. Nel dopoguerra fu dirigente politico, sindacale e del movimento cooperativo a Milano, Roma, in Sicilia, a Novara e infine a Verbania; fin dall’inizio fu tra i promotori delle vicende editoriali e politiche del Manifesto e punto di riferimento per i movimenti giovanili e pacifisti.

Nel 1984 ha pubblicato “Viva Babeuf!”, il romanzo della sua esperienza partigiana che ebbe anche una edizione in tedesco nel 1990. Numerosi i suoi articoli sul movimento operaio, sulla politica nazionale e internazionale, sull’ambiente, sulla guerra e la pace apparsi su quotidiani e periodici nazionali e locali. Tra i suoi scritti anche racconti fantastici, alcuni ancora inediti.

Nel 2000 è uscito, postumo, “Babeuf, Togliatti e gli altri. Racconto di una vita” frutto di una lunga intervista dove i ricordi personali si intrecciano con numerosi personaggi, noti e meno noti, a partire dal suo primo impegno politico antifascista di giovane emigrato in Francia al suo approdo a Verbania.

Di lui Lidia Menapace ha scritto: “ogni resistenza, anche armata, non è militare, poiché nessuno può ordinarti di fare ciò che non vuoi e perché vi è ammesso anche chi decide di non portare armi. Ha saputo narrare benissimo questa complessa vicenda Gino Vermicelli nel suo Viva Babeuf! indimenticabile libro di un indimenticabile compagno coraggioso intelligente tenero e ironico.”

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