LA REPLICA DI BRIGNONE AL COMUNICATO DEL PD

LA REPLICA DI BRIGNONE AL COMUNICATO DEL PD

Riceviamo dal consigliere comunale Renato Brignone di Sinistra & Ambiente il seguente comunicato di replica all’intervento del Partito Democratico pubblicato questa mattina in cui il consigliere stesso è messo sotto accusa per il suo comportamento nella seduta della Commissione urbanistica:

Non è mio costume fare comunicati stampa di natura “personale”,  i miei comunicati sono di norma in rappresentanza del mio gruppo politico. Il presente è  una evidente eccezione per, come si direbbe in consiglio,
“fatto personale”
Le minoranze tante volte hanno garantito il numero legale alla maggioranza in Consiglio (io compreso) , a volte lo hanno fatto mancare per sottolineare la mancanza di dialogo. Resta il fatto che la maggioranza DEVE garantire il numero legale, soprattutto se alimenta da anni un clima di conflittualità  evidente e palesato con il rifiuto sistematico ad accettare qualunque proposta non fosse di loro matrice, fino al punto di boicottare la Commissione che presiedevo su un tema estremamente attuale e delicato: le politiche giovanili e la prevenzione del disagio.
Non solo, la maggioranza, Il Pd, con presidenza Scarpinato, ha fatto mancare in altra occasione il numero legale alla Commissione il PD , ma solo se il problema è¨ Brignone c’è “scandalo”.
Per questa ragione principalmente, e per altre più lunghe da spiegare, questo attacco che il sottoscritto riceve dal Pd è davvero fuori luogo. Avrei capito se prima che io abbandonassi la Commissione avessero “sedato” l’irrequieto Zappa e mi avessero chiesto di rimanere, ma per il PD esiste solo il loro punto di vista.
Che sappiano quindi, che da ora in poi io non garantirò mai più a loro il numero legale, ma continuerè a fare proposte politiche e a perseguire una linea politica fatta su confronti di idee e non su pregiudizi, partendo dalla condizione di base che loro DEVONO garantire il numero legale o quantomeno costruire una relazione rispettosa con le minoranze. A loro spetta l’onere di avere una linea condivisa tra gruppi di maggioranza e magari con la giunta, se ci riescono.
Nella foto Renato Brignone

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