Un lettore ci scrive lamentando l’uso eccessivo della lingua inglese nel nome dato alle feste organizzate in città: Sono firmatario della petizione “Dillo in italiano” – dichiara – e rifiuto l’uso di parole in lingua inglese tutte le volte che è possibile usare quelle della nostra lingua madre. Per questo trovo tanto più incomprensibile che gli organizzatori di manifestazioni locali non trovino di meglio che denominarle in inglese: mi riferisco ad esempio a “San Fabiano by night”, “Rice & go”, “Beach 4 Babies”, “Tones on the stones”, “Landscapes”, “Remember Kursaal” e l’elenco potrebbe continuare.
LA SINGOLARE PROTESTA DI UN LETTORE
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Bravo noi dobbiamo sempre fare i fighi
Completamente d’accordo.
Sarei d accordo in parte. Va bene usare l’italiano. Ma se siamo un posto turistico dobbiamo far capire le nostre Feste anche agli stranieri. Oppure continuiamo a raccontarci palle per dare ragione ai nostri discorsi. Quelli che fanno queste considerazioni di solito sono irriducibili Bacchettoni. Diamo più importanza alla scatola o al contenuto.