LA SINGOLARE PROTESTA DI UN LETTORE

LA SINGOLARE PROTESTA DI UN LETTORE

Un lettore ci scrive lamentando l’uso eccessivo della lingua inglese nel nome dato alle feste organizzate in città:  Sono firmatario della petizione “Dillo in italiano” –  dichiara –  e rifiuto l’uso di parole in lingua inglese tutte le volte che è possibile usare quelle della nostra lingua madre.  Per questo trovo tanto più  incomprensibile che gli organizzatori di manifestazioni  locali non trovino di meglio che denominarle in inglese: mi riferisco ad esempio a “San Fabiano by night”, “Rice & go”,  “Beach 4 Babies”,  “Tones on the stones”, “Landscapes”,  “Remember Kursaal” e l’elenco potrebbe continuare.   

  1. Bravo noi dobbiamo sempre fare i fighi

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  2. Completamente d’accordo.

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  3. Sarei d accordo in parte. Va bene usare l’italiano. Ma se siamo un posto turistico dobbiamo far capire le nostre Feste anche agli stranieri. Oppure continuiamo a raccontarci palle per dare ragione ai nostri discorsi. Quelli che fanno queste considerazioni di solito sono irriducibili Bacchettoni. Diamo più importanza alla scatola o al contenuto.

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