LA TESTIMONIANZA DI GESSICA NOTARO: “NON CHINARE IL CAPO ALLA VIOLENZA”

LA TESTIMONIANZA DI GESSICA NOTARO: “NON CHINARE IL CAPO ALLA VIOLENZA”

Pieno successo per l’incontro con Gessica Notaro ieri sera al Maggiore. Dedicato a un’esperienza fatta di soprusi, con  l’acido a lasciare cicatrici sul volto e nell’anima, l’incontro ha fornito occasione per parlare non solo di Gessica, ma in realtà di tutte le donne vittime di violenza. Perché il dramma di Gessica è quello di centinaia di donne destinate a trascinare nelle loro esistenze l’ingombrante ricordo dei maltrattamenti subiti.  Che alla violenza non bisogna chinare il capo lo hanno testimoniato gli operatori che hanno un ruolo nella rete antiviolenza provinciale e tra loro i rappresentanti della Questura del Vco. Il questore Salvatore Campagnolo dal palco ha sottolineato la necessità di denunciare le violenze, fisiche o psicologiche, sottolineando che gli strumenti per contenere i soprusi di certi irriducibili, sedicenti, “innamorati” ci sono.  Ma per circoscrivere il fenomeno – si legge in un comunicato della Questura -, leggi e sale d’ascolto da sole non bastano, occorre un cambio d’atteggiamento da parte delle vittime. “Questo non è amore” recita lo slogan della campagna promossa dalla Polizia di Stato contro i femminicidi e le violenze sulle donne. Punto di partenza imprescindibile è quello di riconoscere i sintomi di una relazione “malata”, che sfocia nel patologico, perché le vittime non accettino passivamente la situazione o, peggio, non subiscano la tentazione di giustificarla. Consapevolezza, coraggio e amore per sé stesse: i tre pilastri per mettere un punto al fenomeno della violenza contro le donne. Riassumendo, è il senso della testimonianza, di Gessica.

Nella foto Gessica Notaro con Simona Sassi,  presidente dell’Avis Verbania

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