L’AUTO DELLA DISCORDIA: SINGOLARE CONTROVERSIA TRA FEDERCACCIA E IL COMMISSARIO DEL COMPRENSORIO ALPINO

L’AUTO DELLA DISCORDIA: SINGOLARE CONTROVERSIA TRA FEDERCACCIA E IL COMMISSARIO DEL COMPRENSORIO ALPINO

Un’auto è al centro della discordia tra Federcaccia e il commissario del Comprensorio Alpino VCO2. Ecco al riguardo il comunicato che riceviamo da Federcaccia:

Il commissario del Comprensorio Alpino di caccia VCO2 ha deciso autonomamente di acquistare un’auto da dare in comodato d’uso gratuito al corpo di Polizia provinciale del Vco. Fausto Braito, ex presidente del CAVCO2 ed attualmente commissario dello stesso, ha informato della sua decisione gli ex consiglieri dell’ex comitato di gestione sull’acquisto e sulla destinazione del mezzo del costo di 25.000 euro. Nessuno è favorevole a tale iniziativa, escluso il commissario che dovrebbe svolgere solo atti di ordinaria amministrazione. Braito cita un nulla osta (mai esibito) in cui l’avvocato della Regione Piemonte avrebbe dato parere favorevole all’operazione (avvocato che rilascia un nulla osta?) . Va aggiunto che non esiste nessuna richiesta ufficiale da parte della Provincia.                       Braito usa i fondi dei cacciatori per fini non istituzionali e non  previsti nello statuto del comprensorio alpino. Venuta a conoscenza del fatto, la Federcaccia provinciale, prima attraverso il suo ex rappresentante in comitato, poi con parere proprio, ha espresso il suo dissenso all’operazione. Il 7 febbraio ha convocato a Santa Maria Maggiore un’assemblea pubblica invitando le altre associazioni venatorie e i cacciatori della valle soci del CAVCO2 per dibattere la questione. Ne è uscito un documento firmato da tutte le associazioni venatorie e da una sessantina di presenti, che esprime il dissenso comune e la volontà delle associazioni di chiedere alla Regione Piemonte la decadenza del commissario Braito, a cui sarà inviata una richiesta di incontro pubblico. I cacciatori soci del CAVCO2 chiedono il rispetto delle norme vigenti ed attraverso i propri rappresentanti di essere ascoltati; il dover aiutare un Ente pubblico a svolgere le proprie funzioni non devono essere i privati cittadini, forse il contrario.

Dal canto suo Braito si limita a dichiarare che renderà note le sue considerazioni sulla vicenda al momento opportuno.

 

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