La seguente lettera aperta al ministro Salvini è di Andrea Lembo, avvocato dopo gli studi presso Università di Napoli Federico II e Luiss Guido Carli. Andrea, che al lavoro affianca una forte inclinazione per la politica, ha trascorso parte della sua gioventù a Verbania ed è figlio di Corrado Lembo, che fu Procuratore al Tribunale verbanese e ha poi rivestito importanti incarichi, ultimo quello di Procuratore di Salerno, raccogliendo importanti successi in diversi anni di dura lotta alla criminalità organizzata.
Caro Salvini, è il figlio di un giudice che ti parla.
Tu dici “io sono stato eletto dal popolo e i giudici no”, ed hai ragione. Tu, con il tuo populismo da quattro soldi ti sei presentato alle elezioni, riempiendo la testa della gente di chiacchiere e false promesse (che fino ad ora non hai mantenuto), ingannandola e convincendola a votarti.
I giudici passano la vita a studiare ed a fare concorsi, vengono sbattuti lontani dalle loro famiglie per anni, costretti a non vedere crescere i loro figli per servire lo Stato ed i cittadini; i giudici non si fanno i selfie con la Ferrari o con le granite in mano, ma passano le giornate e le nottate a combattere contro delinquenti da strada e contro mafiosi veri, senza scrupoli, che qualche volta, quei giudici, non li fanno tornare vivi a casa.
Perciò hai ragione, tra te ed un giudice non c’è alcuna somiglianza. Ne’ di onestà, ne’ di moralità, ne’ di onore.
Nella foto Andrea Lembo
Seguendo il ragionamento dell’ex comunista meneghino dei giovani padani, un politico dovrebbe esser processato solo dalla sua casta: teoria della scissione dei poteri. Peccato, anzi per fortuna, che nemmeno negli USA, dove sia giudici che politici sono eletti, nessuno sia al di sopra della legge.
e comunque, nella fattispecie, i giudici si sono mossi solo dopo le confessioni dell’ex tesoriere padano….