L’IMPRESA DI FAMIGLIA IN UN CONVEGNO DELL’UNIONE INDUSTRIALE DEL VCO

L’IMPRESA DI FAMIGLIA IN UN CONVEGNO DELL’UNIONE INDUSTRIALE DEL VCO

Nella sede dell’Unione Industriale del Verbano Cusio Ossola si è tenuto il convegno aperto alle imprese e ai professionisti di settore sul problema della transizione generazionale nell’impresa familiare con il supporto di strumenti ordinari e straordinari. La proposta dell’Unione, evidente già  nel titolo Il Manager nell’Impresa di Famiglia, ha proprio inteso promuovere un approfondimento tematico per fornire un utile contributo alle imprese del nostro territorio in termini di esperienze e competenze sul passaggio generazionale nelle realtà  aziendali caratterizzate da rapporti familiari.

Sono emersi aspetti tipici dell’impresa familiare nel sistema Italia, anche presenti nel nostro territorio, con riferimenti specifici a esempi noti nel panorama nazionale e internazionale. Antonello Di Mascio (Responsabile Private Wealth Management Fideuram Intesa San Paolo) ha sottolineato l’importanza del Credito Etico come approccio progettuale innovativo nel rapporto impresa/banca –  Federico Sacchi (A.D. CDi Manager) ha portato l’esperienza manageriale come utile modello di sviluppo nell’impresa del futuro e nel passaggio generazionale, con strumenti straordinari di supporto come il Giusto Manager – Valeria Bucci (Praesidium Spa) ha inserito i processi di Welfare nella tutela dell’impresa con qualità  e sicurezza per le generazioni future – Raffaele De Leonardis (Adacta Advisory Spa) ha introdotto gli aspetti pratici, normativi e giuridici nel processo di cambiamento con riferimenti chiari al sistema fiscale italiano nel panorama europeo più in generale.

Il confronto è proseguito tra i relatori e gli altri ospiti invitati con Salvatore Carbonaro (Presidente Praesidium Spa), Carlo Ricchetti (Presidente Sezione Meccanica Unione Industriale Vco e membro Consiglio Direttivo Nazionale Federmanager) e Adriano Sarazzi (Vicepresidente Unione Industriale Vco – Presidente Piccola Industria). La tavola rotonda moderata da Daniele Menzio (Responsabile comunicazione e relazioni di Unione Industriale Vco) ha messo in luce gli aspetti più aderenti alla realtà  delle imprese del territorio, con un confronto interessante che ha consentito anche ai presenti di intervenire su aspetti molto pratici. Carbonaro ha precisato l’utilità  del Welfare come strumento sociale, ma anche di crescita per l’impresa con una visione nuova. Ricchetti ha posto l’accento sull’opportunità  di utilizzare le competenze manageriali di professionisti esterni (temporary manager), specie nelle imprese familiari di medie e piccole dimensioni. Sarazzi  ha testimoniato la sua esperienza di imprenditore e di padre (tre figli di cui due già  inseriti a pieno titolo nell’azienda di famiglia), ma è stata anche la descrizione dei progetti welfare attivati in questi anni con i suoi dipendenti (che lui chiama intraprendenti) a sollevare l’applauso dei presenti. Un’mpresa che ha allargato il concetto di famiglia a tutti i suoi collaboratori, con un rapporto sociale che in oltre 35 anni non ha mai portato ad un licenziamento.

I segnali sono stati forti e chiari: le imprese non possono più  procedere isolate e singolarmente. Serve un modello diverso, allineato ad un mercato sempre più competitivo e veloce, che impone decisioni e programmi di cambiamento più rapidi. Le imprese devono prepararsi al cambiamento, non solo in termini tecnici di innovazione tecnologica (Industry 4.0 per esempio), ma anche con un’evoluzione culturale più efficace in termini di rapporto tra imprenditori e dipendenti. Il mercato globale, in forte fermento, determina regole nuove e più dinamiche. In questo senso i programmi di welfare aziendale diventano determinanti per contribuire a trasformare le imprese in modelli di sinergia produttiva, con giochi di squadra partecipativi e con l’obiettivo di alzare il livello della competizione.  Il richiamo dell’Unione Industriale del Vco ad essere supporto di affiancamento per le imprese, con la collaborazione di partner come Federmanager e Fideuram Gruppo Intesa San Paolo, diventa il motore per affrontare la nuova dimensione del cambiamento.

Ufficio Stampa Unione Industriale VCO

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