MARCHIONINI INTERVIENE SUL TRASFERIMENTO DI SCIENZE UMANE E SOCIALI: CI PENSI LA REGIONE

Silvia Marchionini interviene su una questione che sta suscitando accese polemiche.

Tra le numerose reazioni polemiche fanno seguito al trasferimento da parte della Provincia del corso di Scienze Umane e Sociali dal Cobianchi al Liceo Cavalieri, si registra il seguente intervento di Silvia Marchionini. La recente delibera della giunta provinciale –  sostiene la candidata a sindaco nelle primarie del Pd –  per la riorganizzazione dell’offerta formativa contiene per la città di Verbania discutibili novità con lo spostamento al “Cavalieri” delle classi prime del corso di Scienze umane e sociali perchè il Cobianchi (sfiora i 2000 alunni) è in ascesa-quasi fosse una colpa!- mentre il Liceo, che aveva ottenuto una deroga nel 2012/13 con l’impegno della Provincia a potenziare -non spostare!- i corsi, presenta una diminuzione di allievi. Pertanto il prossimo anno, e in quelli successivi, si prevede una riduzione degli iscritti a questo indirizzo che in 40 anni (risale al 1973 la definizione dell’indirizzo, “rivoluzionario” per il periodo storico) ha saputo formare professionisti nel Welfare, e costruire un’identità nella città, dimostrando un’invidiabile capacità di rinnovarsi nella proposta (convegni, pubbicazioni, uso quest’anno del tablet ecc). Verbania ha una storia di scuole di eccellenza. Il Cobianchi senza SUS non è la stessa cosa e viceversa: esportare un metodo di lavoro, una tradizione didattica non è possibile, tantomeno con una scelta calata dall’alto, o sperando nella “contaminazione naturale”. Occorre(va) invece ragionare sul ruolo delle 3 autonomie scolastiche senza arretrare nell’offerta: reperire allora alcune aule come succursale diventa(va) una conseguenza operativa, fattibile. La scuola (con i cambiamenti normativi e la lotta per le risorse scarse) ha bisogno di tutto fuorchè di perdersi nella “logistica”: gli spazi che pretende una formazione innovativa sono quelli della crescita nella comunità, il corrispondere alla “nuova economia” che è quella del sapere, della conoscenza, che unendosi ad un’adeguata cultura tecnica può essere decisiva (come lo è stata un secolo fa..) per il rilancio produttivo. Spezzare un corso fra 2 istituti comporta evidenti svantaggi (diverso sarebbe avere un Polo liceale al “Cavalieri”, ma non vi sono ad oggi progetti preliminari di espansione) ed è l’esito di un’applicazione  meramente formale mentre la formazione è “sostanza” (vita…)! Crediamo che la mobilitazione di questo mese di alunni, docenti, la presa di posizione del consiglio d’istituto del Cobianchi (che chiede aule e non  trasferimenti che suonano invece come voglia di “limitare” i meriti di una scuola…) debbano spingere la Regione (nella delibera provinciale la porta è lasciata aperta per un’azione a Torino dei consiglieri del Vco) a investire nelle scuole di Verbania per evitare che la città venga soffocata dalle scelte burocratiche.

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