OPERAZIONE “VERO CAFFE'”: SETTE RAPINE ANCHE A MANO ARMATA, E DUE ARRESTI. I PARTICOLARI DAI CC CON FILMATO

OPERAZIONE “VERO CAFFE'”: SETTE RAPINE ANCHE A MANO ARMATA, E DUE ARRESTI. I PARTICOLARI DAI CC CON FILMATO
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Verbania, a conclusione dell’operazione denominata “Vero Caffè”, hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Verbania, due cittadini italiani ritenuti responsabili di 7 rapine, alcune a mano armata, commesse nelle province di Novara, Varese e Verbania. I due soggetti arrestati, B.W.D., classe 1975, e B.A.,  pregiudicati e residenti nel basso Aronese, sono accusati di aver commesso, da febbraio a maggio 2018, una serie di rapine, alcune a mano armata, ai danni dei punti vendita dell’azienda “Vero Caffè” siti a Castelletto sopra  Ticino, Tradate, Castellanza, Casale Corte Cerro, Somma Lombardo e Parabiago, creando notevole allarme sia nelle comunità interessate che, soprattutto, tra i dipendenti della catena commerciale colpita.
Gli stessi, nel corso delle indagini, erano già stati arrestati in flagranza, sempre dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Verbania, il 24 maggio 2018 a Somma Lombardo, immediatamente dopo aver commesso una rapina a mano armata, utilizzando un “taser”, ai danni del proprietario 25enne e due clienti 30enni di un negozio di tatuaggi di Samarate.  In tale frangente sono stati inoltre sequestrati uno scooter TMAX, utilizzato per la rapina e un’autovettura Mini Cooper Clubman, nonché gli abiti, i caschi e gli altri accessori utilizzati dei due per commettere la rapina, risultati corrispondere esattamente a quelli rilevati negli altri episodi contestati. Nella circostanza è stato anche rinvenuto e sequestrato un apparecchio elettrico ad uso veterinario , in grado di emettere una scarica elettrica a 5000 Volts ed utilizzato per minacciare le vittime.
Il modus operandi dei due rapinatori prevedeva un copione costante e ben rodato: dopo aver effettuato dei sopralluoghi nei pressi degli obiettivi da colpire, i due giungevano nelle zone delle rapine a bordo della Mini Cooper Clubman , in uso a B.W.D., e dello scooter T-MAX di grossa cilindrata, in uso a B.A. e con il quale effettuavano i colpi. L’iter prevedeva dapprima il cambio della targa dello scooter con un’altra, rubata, applicata sopra all’originale e parzialmente occultata con del nastro isolante e successivamente il cambio degli abiti da parte dei rapinatori, i quali indossavano anche guanti, caschi integrali, passamontagna ed occhiali per non lasciare tracce
e rendersi irriconoscibili. Una volta eseguita la rapina, i due facevano rapidamente ritorno alla zona di sosta dell’autovettura da dove, dopo un rapido cambio d’abiti e la rimozione della targa rubata, si allontanavano, separatamente e con i due mezzi, per fare ritorno alle rispettive residenze. Complessivamente il bottino delle rapine attribuite ai due arrestati ammonta a oltre 10.000 euro.

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