OSPEDALE UNICO, LE VOCI DI CHI NON E’ CONVINTO O E’ DECISAMENTE CONTRARIO

OSPEDALE UNICO, LE VOCI DI CHI NON E’ CONVINTO O E’ DECISAMENTE CONTRARIO

L’incontro al Tecnoparco con il presidente della Regione Chiamparino e gli assessori Reschigna e Saitta sembra avere ricompattato un vasto fronte di amministratori, partiti, gruppi sul progetto dell’ospedale unico per il cui avvio i tempi sono molto stretti.  L’unità del territorio con gli Enti istituzionali di Verbania, Domodossola, Omegna sul programma attuativo (e sull’ubicazione …) è del resto condizione imprescindibile perchè il progetto si possa concretizzare.  Naturalmente c’è anche chi non è convinto ed esprime perplessità, riserve o giudizi assolutamente negativi.   L’associazione Sos Ossola (dopo aver lanciato la proposta di un referendum) resta dell’idea che si tratti di una uscita estemporanea della giunta regionale per superare il problema creato dalla soppressione di un  Dea; un giudizio che sembra però fortemente condizionato dalle voci di una collocazione a Gravellona Toce e dintorni della nuova struttura, poichè il progetto diventerebbe serio se l’ubicazione fosse da Piedimulera in su ….   Michael Immovilli del gruppo consiliare Forza Italia Berlusconi esprime perplessità sulla alienazione dell’ospedale Castelli e San Biagio.  Svendere il patrimonio pubblico sanitario del Vco  ai privati con il risultato ultimo di un ospedale unico “mediocre” – dichiara – non risolve il problema della gestione delle risorse e  dei servizi sanitari. Unico si, ma niente svendite e su questo Chiamparino non ci ha convinto.  Una stroncatura del progetto giunge dall’ex sindaco Marco Zacchera: La verità è che l’ospedale unico non si farà mai più e questa è solo l’ennesima bufala propagandistica della sinistra giusto per tirare a campare, soprattutto in vista delle elezioni di Domodossola non avendo il coraggio (e meno male!) di cancellare uno dei due Dea e – già che ci siamo – neppure il “punto nascite” ossolano che è aperto contro le norme di  legge e fonte di costi insopportabili, ma che nessuno ha il coraggio di ricordare.

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