PALIO REMIERO, LETTERA DI UN PALLANZESE

PALIO REMIERO, LETTERA DI UN PALLANZESE

Dopo tanti comunicati di partiti politici, sulla questione del trasferimento del Palio Remiero a Omegna ecco la lettera di un pallanzese.  Poiché essa chiama direttamente in causa il Gruppo Difesa Tradizioni Piazza-Vila cui rivolge esplicitamente alcune domande,  ne abbiamo subito informato e l’abbiamo girata al presidente Armando Ceresini, chiedendo una risposta che naturalmente pubblicheremo appena ricevuta.

Sono un pallanzese. In questi giorni al bar si discute parecchio sul trasferimento del Palio Remiero ad Omegna, un fatto che, è inutile negarlo, ha suscitato molto sconcerto.  Ciascuno si fa un’idea in base a ciò che legge e ascolta,  commentando anche il fatto che la vicenda è diventata pure motivo di scontro  campanilistico e politico, dopo l’entusiasmo dell’amministrazione omegnese di centrodestra per avere sottratto la manifestazione a quella verbanese di centrosinistra.   Ma è dagli organizzatori di Piazza-Vila che si vorrebbe qualche chiarimento in più,  soprattutto perché se è vero che si tratta di una manifestazione inserita nel calendario nazionale, lo è anche il fatto che essa è strettamente legata alla città di Verbania dove è nata e dove la organizza addirittura un  Gruppo Difesa Tradizioni, come si qualifica Piazza-Vila, che in questo caso delle tradizioni non sembra avere avuto molto riguardo.  Già, perché la domanda che molti si pongono è questa: era prevalente l’interesse di organizzare il Palio a tutti i costi, non importa dove, o quello di fare tutto il possibile per mantenerlo a Verbania?  Se fosse prevalente la seconda ipotesi e ammesso comunque che il finanziamento del Comune era insufficiente, perché Piazza-Vila prima di annunciare sui giornali il trasferimento a cose ormai fatte non ne ha avvisato prima l’amministrazione? Perché non ha organizzato, che so, una conferenza stampa per annunciare che stando così le cose Verbania rischiava di perdere il Palio?  Forse qualche risultato per evitare il trasferimento si sarebbe ottenuto e non ci sarebbero state dietrologie sulle sue motivazioni, cui alcuni ritengono non estranea la politica.  Mi piacerebbe che Piazza-Vila dicesse qualcosa di chiaro al riguardo.

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.