Alcuni giorni or sono un lettore polemizzava contro le reazioni suscitate dagli errori grammaticali in cui incorre frequentemente un noto candidato (che in seguito si è anche ripetuto): Si valuta – obiettava – in base ad elementi insignificanti, perdendo di vista ciò che veramente conta nel giudicare le persone, la loro onestà e i loro programmi. Osservazione anche condivisibile, replicavamo da parte nostra, anche se resta legittimo auspicare che a proposito di economia e di altri temi rilevanti ci sia una dimestichezza maggiore di quella dimostrata nei confronti della lingua italiana… Se ora torniamo a parlare di politica e grammatica è perché in due comunicati stampa ufficiali ricevuti nelle ultime ore da partiti diversi in riferimento alla campagna elettorale in corso abbiamo rilevato ben sette errori grammaticali, e parliamo di errori di non poco rilievo …. Ci sono cose più importanti? Indubbiamente vero, ma lo è altrettanto che non si può certo considerare confortante che dal mondo politico giungano simili segnali i quali, lo ribadiamo, a qualche riflessione inducono pure …. Voi che ne pensate?!
POLITICA E GRAMMATICA
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Vero, l’onesta è elemento necessario ma non sufficiente: ci vuole anche capacità.