Da Patrich Rabaini, consigliere comunale di Comunità.Vb, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:
Avevo favorevolmente accolto e condiviso la scelta “garantista” della Giunta comunale di Verbania di non costituirsi parte civile nell’ambito del procedimento penale a carico dell’Assessore Laura Sau. Scelta, quella dell’Amministrazione, sorretta da motivazioni tecnico giuridiche condivisibili, fondate sul fatto che la costituzione di parte civile (ossia la richiesta di risarcimento danni nel processo penale) fosse una facoltà e non un obbligo e che, in ogni caso, tale scelta garantista non avrebbe precluso alcun diritto al risarcimento per il Comune di Verbania nell’ipotesi di sentenza di condanna.
Stamani, tuttavia, la medesima Giunta comunale, giustamente garantista nei riguardi dell’Assessore Sau, ha depositato la costituzione di parte civile nel procedimento penale a carico del Consigliere Comunale di minoranza Micael Immovilli. La richiesta di costituzione di parte civile del Comune di Verbania, è avvenuta per mezzo dell’avvocatura comunale ed in forza della delibera di Giunta n°80/2018; la stessa avvocatura comunale che aveva suggerito “prudenza” e “garantismo” nel caso dell’assessore Sau.
Al di là del merito delle vicende, che non ci devono occupare perché sub iudice, non posso non rilevare come siano stati usati due pesi e due misure da questa Giunta, di matrice “Democratica”, che oggi è “garantista” e domani “colpevolista”. Al di là di ogni ulteriore considerazione, non posso che interpretare la scelta di costituirsi parte civile contro un consigliere comunale di minoranza, come una inaccettabile caduta di stile della Giunta che, francamente, si potevano risparmiare. Del resto, come diceva Giolitti, “per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano”.
Nella foto Patrich Rabaini
