RABAINI: PER LA SICUREZZA SI DEVE FARE MOLTO DI PIU’ E LA VICENDA DELLA PISTA CICLOPEDONALE LO DIMOSTRA

RABAINI:  PER LA SICUREZZA SI DEVE FARE MOLTO DI PIU’ E LA VICENDA DELLA PISTA CICLOPEDONALE LO DIMOSTRA

Il dibattito svoltosi nell’ultima seduta del consiglio comunale ha portato in primo piano il problema della sicurezza sulla nuova pista ciclopedonale tra Suna e Fondotoce.   Molti sottolineano in modo marcato i pericoli che correranno gli utenti e sull’argomento torna con un comunicato dal titolo “Sicurezza e buon senso”  Patrich Rabaini, concigliere comunale di Comunità.vb  e promotore da diversi anni, anche per incarichi ricoperti nel mondo del ciclismo, di iniziative mirate alla sicurezza stradale e alla convivenza, nel rispetto del codice della strada, di automobilisti e ciclisti. Lo scorso anno egli propose senza successo all’amministrazione una campagna di sensibilizzazione rivolta a ciclisti ed automobilisti mediante la posa di cartelli che invitavano al reciproco rispetto sulla strada. Ecco ora le sue considerazioni:

In questi giorni le vicende della pista ciclopedonale (primo e secondo lotto) e la chiusura della passerella pericolante sul canale di Fondotoce, hanno rafforzato la mia convinzione che per la sicurezza si debba fare molto di più. È per questo motivo, perché vorrei che il mio parere – condiviso anche da altri, al di là degli schieramenti – si trasformi in azioni concrete, mi sono astenuto dal voto sul progetto del secondo lotto della pista ciclabile. Pista che, ricordo, era uno dei punti fondanti del programma con cui Comunità.vb nel 2014 ha sostenuto la candidatura a Sindaco di Marco Parachini; e che è stata avviata con lungimiranza tra il 2009 e il 2013. Debbo purtroppo rilevare, ma senza alcun spirito polemico, che il progetto è stato mandato avanti senza le giuste attenzioni da parte della committenza. Sono, infatti, convinto che se i due assessori ai Lavori Pubblici succedutisi sin qui, Forni e Brigatti, avessero esaminato e seguito con attenzione il progetto, si sarebbero potuti apportare accorgimenti “in corsa”, a iniziare dalle barriere protettive del primo lotto. Come atto propositivo, tenendo per buona l’apertura dell’Amministrazione, mi aspetto che a breve ci si riunisca e si valuti quando discusso martedì sera in Consiglio Comunale circa la sicurezza del tratto di pista ciclabile priva di barriere protettive.

D’altro canto non posso, invece, nascondere la mia preoccupazione per la surreale vicenda della passerella di Fondotoce chiusa, con mesi di ritardo, perché pericolosa. La preoccupazione non è solo per le procedure seguite negli affidamenti della progettazione, negli appalti e nelle autorizzazioni che alla fine non sono arrivate – delle quali avremo modo di parlare -, ma soprattutto perché non è accettabile che il manufatto sia stato dichiarato inagibile solo il 13 marzo quando, già nel mese di ottobre (ben 5 mesi fa) una relazione tecnica l’avesse definito pericolante. E se qualcuno in questo periodo si fosse fatto male?

La sicurezza stradale è un tema sul quale prestare molta attenzione e da non sottovalutare e mi aspetto che sulla ciclabile lo si faccia presto.

Nella foto Patrich Rabaini

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