SINDACO E AMMINISTRAZIONE DI VERBANIA ADERISCONO ALLA MANIFESTAZIONE “SI TAV” A TORINO

SINDACO E AMMINISTRAZIONE DI VERBANIA ADERISCONO ALLA MANIFESTAZIONE “SI TAV” A TORINO
Il sindaco Silvia Marchionini e l’amministrazione aderiscono alla richiesta rivolta a tutti i Sindaci del Nord di sostenere la manifestazione del COMITATO SI TAV di sabato 12 gennaio 2019 a Torino per il SI ALLA TAV, la linea ferroviaria ad alta velocità per il trasporto di merci e persone.   La preoccupazione mia e delle centinaia di sindaci aderenti – afferma Marchionini – è quella che oltre agli errori presenti nella manovra finanziaria a discapito degli enti locali, si sommi il continuo rinvio sulle scelte per il rilancio delle infrastrutture a partire dal verdetto sulla Tav che non arriva dalla tanto sbandierata commissione analisi costi benefici. Questo ennesimo rinvio del Governo mette una seria ipoteca su oltre 800 milioni di fondi europei già stanziati per la Torino Lione, una infrastruttura necessaria per lo sviluppo di tutto il nord del Paese.   La manifestazione di sabato prossimo a Torino ha lo stesso comitato organizzatore di quella dello scorso 10 novembre: l’ex sottosegretario Mino Giachino, ispiratore della petizione arrivata oltre le 110.000 adesioni, le sette donne promotrici del comitato Sì Torino va avanti, più l’associazione Osservatorio21.  Partito dai 169 sindaci della provincia di Torino, che a dicembre hanno votato un documento pro Tav, l’appello si è diffuso in tutto il Nord. Hanno aderito amministratori di diversi schieramenti politici come il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino, Luigi Brugnaro sindaco di Venezia, Dario Nardella sindaco di Firenze, il sindaco di Vicenza Francesco Rucco, il sindaco di Milano Beppe Sala, Sergio Giordani di Padova, Maurizio Rasero di Asti, Fulvio Centoz di Aosta, Guido Castelli di Ascoli Piceno, Giorgio Gori di Bergamo e moltissimi altri.   Marchionini aggiunge:  La trasversalità politica di adesioni testimonia la necessità di contrastare questa scelta del Governo attuale che vuole mettere il Piemonte in un angolo rispetto alle necessarie scelte per migliorare le proprie infrastrutture. C’è la necessità confermare il Sì alla Tav, che è un Sì al lavoro e alla crescita, per un’opera necessaria e utile al nord e al nostro Paese.

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