“TEATRO-BUCO”: ZACCHERA SPARA A ZERO SU COSTI E GESTIONE DEL MAGGIORE

“TEATRO-BUCO”: ZACCHERA SPARA A ZERO SU COSTI E GESTIONE DEL MAGGIORE

Non si placano discussioni e polemiche dopo la presentazione del primo rendiconto delle manifestazioni estive al Maggiore.  Con il seguente duro comunicato torna a farsi sentire l’ex sindaco Marco Zacchera, che contesta le cifre fornite in conferenza stampa da sindaco e direttrice artistica e denuncia la mancanza di una vera strategia gestionale:

Avevamo preventivato di incassare 50 mila euro dalla biglietteria in tutto l’anno  ma siamo già a 60 mila contro 135.000 di spese” esulta in conferenza stampa il Sindaco di Verbania Silvia Marchionini, a 45 giorni dall’inaugurazione del CEM-Maggiore, rimarcando con quell’avverbio “già” un risultato grandioso in “un tempo piccolo” (come diceva la canzone di Califano, giusto per restare in tema artistico) . Peccato che i 135.000 euro di spese si riferiscano ai soli cachet pagati agli artisti (e forse neppure tutti), di cui  88.000 solo per la Butterfly del Teatro Coccia e 28.160 per la serata inaugurale.

I 135.000 euro non sono infatti i costi complessivi sostenuti dal Comune di Verbania per il mese e mezzo di spettacoli, come vorrebbe far credere il Sindaco Marchionini, visti i tanti altri costi volutamente omessi e non citati, ma pur sempre pagati con soldi pubblici! 

La sindaco e la sua direttrice artistica si sono dimenticate infatti di sommare le schede tecniche, oltre a noleggio strumenti, service audio, luci, noleggio palco, vigili del fuoco, pubblicità, gruppo elettrogeno, pulizie, biglietteria, vigilanza, SIAE ecc. ecc.   La sola determina n. 800 per “spese per servizi ausiliari” ammonta  144.528,39 euro. Comodo presentare i conti così senza che la stampa locale chieda i costi “veri” e complessivi della gestione!

Lo stesso per la stagione cinematografica estiva affidata all’ANTEO di Milano (senza gara) che costa circa 48.250 euro e per la quale sono previsti 25.000 euro di incassi, “bufala” colossale. Vedremo infatti quanti saranno stati gli spettatori totali visto che alla “premiere” i presenti erano circa 60 (sessanta)!

Un buon affare anche per la Easyway sas che (senza gara, ovvio) per noleggiare le attrezzature cinematografiche dei 13 spettacoli chiede ed ottiene a semplice “presentazione preventivo”  (determina 1081) ben 33.489 euro (oltre 2.500 euro a serata). Se piove niente film, ma il comune paga lo stesso.

Il tutto come se  a Verbania il CINEFORUM non esistesse da 20 anni, ma  anziché rivolgersi a loro è evidentemente più comodo scegliere l’ “gli amici dell’amica”.

Tra gli spettacoli teatrali di maggior successo in conferenza stampa  oltre alla Butterfly e ai due eventi di inaugurazione,  è stato citato anche quello di Ornella Vanoni con “ben”  445 spettatori .

Ricordiamo che anche questo evento era organizzato dalla Show Bees all’esterno dell’Arena, che dell’incasso versa “ben” il 3% al Comune secondo quanto indicato nella pseudo gara pre-confezionata a maggio, “manifestazione di interesse” e che è finita come doveva finire, visto che i  proponenti  si auto-pubblicizzavano come vincitori già PRIMA della chiusura delle offerte.

Nonostante la serata serena e senza temporali, il trasferimento all’interno dello spettacolo della Vanoni (pensate se cantava fuori, con 445 spettatori su 1800 posti!) avrà comportato anche il pagamento dell’affitto della sala da parte della Show Bees… oppure no? Eppure ogni serata al CEM (ancora senza agibilità definitiva dei vigili del fuoco!) costa 450 euro solo per i pompieri doverosamente presenti.

Ma si tratta sempre della stessa Show Bees cui il sindaco non vuol fare pagare i danni (30.000 euro) per il forfait di De Gregori,  la solita ditta “di fiducia” del comune per motivi che restano davvero sempre di più un mistero, anche perchè ha “vinto” praticamente gratis la stagione aggiudicandosi l’area esterna, ma poi sposta gli eventi all’interno, riconoscendo quella percentuale del 3% al comune (che in proprio paga però un sacco di spese)  che era comunque ben inferiore rispetto a quella offerta in gara da altri proponenti che sono stati però gentilmente invitati a togliersi dai piedi.  

Chissà se – prima o poi – qualcuno avrà finalmente il coraggio di volerci veder chiaro, intanto nell’attesa godiamoci questo teatro sempre più pirandelliano, ma quando saranno finiti i soldi e calerà il sipario forse solo allora emergeranno i veri bilanci e le relative responsabilità!

Soprattutto si dovrà finalmente pensare ad una vera strategia gestionale della struttura che dia un’identità precisa al CEM/MAGGIORE e che si ricordi anche della sua multifunzionalità!

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