TRAGEDIA SFIORATA SULLA STATALE 34 TRA SUNA E FONDOTOCE

TRAGEDIA SFIORATA SULLA STATALE 34 TRA SUNA E FONDOTOCE

Non sono davvero poche le circostanze che portano spesso alla ribalta il tratto della Statale 34 tra Suna e Fondotoce, dalle frequenti interruzioni del traffico con relative polemiche alla pista ciclopedonale il cui completamento torna ora in dubbio per le note vicende dei fondi legati al Bando Periferie.  Ora torna d’attualità un altro problema e cioè quello della eccessiva velocità con cui troppe auto percorrono il tratto in questione. Alcuni lettori ci segnalano che ieri si è sfiorata la tragedia, quando una donna che stava attraversando la strada sulle strisce pedonali con il bambino nel passeggino,  per poco non è stata investita da una vettura.  Sotto accusa anche in questo caso proprio la velocità eccessiva a cui procedeva il mezzo: si osserva che le auto sfrecciano spesso a non meno di 90 /100 chilometri orari e si rinnova la richiesta di deterrenti che limitino la velocità prima che ci scappi il morto.

 

  1. i soliti pettegoli rompi …. che non hanno di meglio da fare che intervenire su tutto!!

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    • Non ci sembra una questione che si possa liquidare come semplice pettegolezzo…

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      • concordo: soprattutto quando a dire certe corbellerie è chi asserisce di esser stato un ausiliario della Benemerita…. Sempre che non abbia la coda di paglia, ovvio!

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  2. ecco, allora invece di sprecare tanti soldi in inutili piste ciclabili, sarebbe necessario costruire percorsi alternativi veloci che evitino attraversamenti in zone abitate, ma orami siamo in mano a gente improvvisata che non riesce a risolvere le vere necessità dei cittadini!

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    • i limiti di velocità vanno rispettati per legge, le strade non sono piste di Formula 1.

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    • secondo me le piste ciclabili sono importanti certo le nostre città devono essere sicure a volte rimango di stucco nel vedere macchine sfrecciare in mezzo a Intra o nel tratto Villa Taranto Majestic

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  3. Ma vorrei sottolineare che non si possono costruire “montagne” da una parte e dolci “colline dall’altra”, rispettivamente dopo la casa del popolo di Trobaso, in direzione Intra e dopo l’hotel Sant’Anna, prima della Bennet: ci devono essere degli standard di confort.
    Francamente poi non posssiamo continuamente “saltellare”: ci vogliono nuovi velox, funzionanti, che scoraggino la velocità. Inoltre io dubito che dalla stazione dei pompieri al porto di Intra non sfreccino…
    Quindi è inutile sistemare solo determinate zone (e lasciarle poi allo sfascio)

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