TRATTO IN ARRESTO PER ATTI PERSECUTORI AGGRAVATI NEI CONFRONTI DELLA EX COMPAGNA

TRATTO IN ARRESTO PER ATTI PERSECUTORI AGGRAVATI NEI CONFRONTI DELLA EX COMPAGNA

Sono resi noti nuovi particolari sull’arresto da parte di personale della Squadra Mobile di Verbania ha tratto di S.F., cittadino francese di 36 anni, per aver posto in essere atti persecutori aggravati dalle minacce nei confronti di una donna con la quale aveva avuto una relazione sentimentale. Il giovane, ossessionato dal fatto che la donna non volesse più aver rapporti con lui, da oltre due mesi aveva iniziato a tormentarla, telefonandole innumerevoli volte nell’arco della giornata, pedinandola e presentandosi improvvisamente fuori casa o al posto di lavoro, minacciandola inoltre di farle fare una brutta fine  e mostrandole in un’occasione un flacone di prodotti chimici domestici dal potere ustionante.

La vittima, esasperata dalle condotte tenute dall’uomo e preoccupata per la propria incolumità, decideva di rivolgersi alla Polizia denunciando quanto accaduto. Riscontrata la fondatezza delle dichiarazioni rese dalla donna, si avviava immediatamente un’attività finalizzata alla identificazione ed individuazione dell’uomo, residente all’estero ma domiciliato a Verbania, predisponendo mirati servizi di appostamento e pedinamento. L’uomo veniva così rintracciato domenica mattina mentre era alla ricerca della sua vittima che nel frattempo si era recata al lavoro fortunatamente senza incontrarlo. Venivano documentati tutti i movimenti,  dai quali si riscontrava l’effettiva ossessione dell’uomo nei confronti della sua ex; infatti, dopo averla cercata inutilmente presso la sua abitazione, si recava nei pressi del luogo di lavoro appostandosi nell’attesa che arrivasse. Il personale operante, temendo per l’incolumità della donna, lo fermava a bordo dell’autovettura, all’interno della quale venivano rinvenuti prodotti per la pulizia domestica dal potere ustionante ed un coltello dalle elevate potenzialità offensive, occultato sotto il tappetino del passeggero. La perquisizione estesa all’abitazione consentiva di recuperare un tirapugni e sei telefoni cellulari attivati ed effettivamente utilizzati per effettuare le numerosissime telefonate alla vittima.

Le schiaccianti prove raccolte nell’immediatezza dei fatti (innumerevoli messaggi di minacce di morte, pedinamenti a casa e a lavoro, la disponibilità all’interno del veicolo di liquidi pericolosi per la saluta umana e di un coltello, il ritrovamento di un tirapugni all’interno dell’abitazione) nonché le condotte ossessive realizzate dall’uomo,  consentivano di trarlo in arresto, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, e di condurlo presso la Casa Circondariale di Verbania. Al termine dell’udienza di convalida veniva sottoposto agli arresti domiciliari con il divieto assoluto di allontanarsi e di avvicinarsi alla donna.

polizia bn2

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