UN DOCUMENTO SULLE CENTRALINE IDROELETTRICHE NEL TERRITORIO

UN DOCUMENTO SULLE CENTRALINE IDROELETTRICHE NEL TERRITORIO

Il Comitato per la salvaguardia e la valorizzazione del torrente San Bernardino diffonde il documento sulla installazione di nuove centraline  mini-idroelettriche nel Vco che è stato trasmesso agli amministratori regionali e consegnato al Presidente della Provincia Stefano Costa e al consiglio provinciale, sottoscritto da diverse realtà territoriali.  Il nuovo intervento si collega al progetto di centralina idroelettrica sul San Bernardino in vista della prossima Conferenza dei Servizi provinciale.

Premesso che i sottoscrittori di codesto documento ritengono  essenziale sotto il profilo strategico e della sostenibilità ambientale  condividere un Piano Energetico che miri innanzitutto allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e quindi al ridimensionamento delle fonti energetiche fossili  non rinnovabili e che nel contempo voglia attuare una politica volta al risparmio dei consumi  nazionali di energia ,

ritengono

altresì che  si debba porre la massima attenzione alla rilevante crescita di richieste di autorizzazione di piccoli  impianti idroelettrici. E’ dimostrato che i piccoli impianti, con le opere annesse tra cui gli sbarramenti e le derivazioni, causano l’alterazione della naturalità di tanti corsi d’acqua e dell’ecosistema fluviale, con elevati rischi di diminuzione del patrimonio ittico tipico e di pregio, senza comportare apprezzabili vantaggi sotto il profilo della produzione idroelettrica.

A testimonianza di questo assunto si prenda atto che un numero sempre più crescente di comitati territoriali e associazioni di cittadini, riuniti in Coordinamento Nazionale Tutela Fiumi – Free Rivers Italia (www.freeriversitalia.eu), recentemente hanno consegnato alla vice Ministro Teresa Bellanova del MISE una richiesta di  abrogazione degli incentivi al piccolo idroelettrico nei corsi d’acqua naturali sotto 1 MW e la forte riduzione sotto i 3 MW, nonché l’eliminazione del concetto di pubblica utilità per gli impianti sotto i 3 MW e il contestuale inserimento dei Comuni nel processo autorizzativo, dando in tal modo pieno valore alle loro previsioni urbanistiche. A detto documento, che Vi alleghiamo in copia, stanno aderendo via più anche Amministrazioni comunali interessate dal fenomeno del mini-idroelettrico, sparse in tutta Italia.

Se si vuol compiere un bilancio tra i  benefici dei piccoli impianti idroelettrici per la collettività in termini di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e i danni all’ambiente e in particolare all’ecosistema acquatico e ripariale, al paesaggio e alle bellezze naturali siamo convinti che  i danni siano di gran lunga superiori ai benefici.

Si pensi che oggi 300 impianti idroelettrici ognuno dei quali con più di 10 Mw di Potenza installata, che rappresentano l’11% del numero degli  impianti idroelettrici esistenti, producono l’80% dell’energia idroelettrica In Italia. I piccoli impianti idroelettrici forniscono solamente il 5% dell’energia idroelettrica prodotta in Italia (rapporto di Legambiente “L’idroelettrico: impatti e nuove sfide al tempo dei cambiamenti climatici”). Malgrado il considerevole incremento dei piccoli  impianti idroelettrici sino a 1 Mw di Potenza installata, la produzione idroelettrica dal 2014 è in costante  diminuzione a causa dei cambiamenti climatici e della conseguente diminuzione della piovosità (si allega grafico TERNA).

L’ammodernamento dei grandi impianti produttivi esistenti, spesso obsoleti,  la sostituzione di linee di distribuzione della corrente datate (atta a diminuire le perdite di energia elettrica), può certamente comportare un aumento considerevole della disponibilità di energia, evitando il pesante impatto ambientale di tanti piccoli impianti idroelettrici sparsi a pioggia in un territorio delicato, in gran parte protetto dalla rete Natura 2000 e di Aree Protette Regionali e Nazionali.

Si tenga inoltre in debito conto che a oggi nella Provincia del VCO risultano in essere 217 concessioni idroelettriche e più di 75 pratiche in istruttoria.

Nella relazione di TERNA relativa all’anno 2016 si rileva: – per la seconda  volta negli ultimi 50 anni a fronte di un incremento del PIL dello 0,9% una diminuzione del fabbisogno di energia elettrica dello 0,8%.: – una diminuzione delle importazioni di energia elettrica dall’estero del 20,2%, di cui il 37,5% dalla Francia; – la produzione nazionale è stata pari all’88,2% del fabbisogno e l’importazione dall’estero limitata all’11,8%; – della produzione italiana di energia elettrica, il termoelettrico è al 54,2%  e l’idroelettrico si attesta al 13,9%. Il  Fotovoltaico è al 6,9% e l’eolico al 5,6%.

Comunque risultano largamente rispettati gli impegni europei sulla crescita delle fonti energetiche rinnovabili.

                                                       Evidenziano inoltre

Dal  documento “RPA – Rapporto Preliminare Ambientale” del PEAR (Piano Energetico Ambientale Regionale) si evince una tabella in cui si evidenziano gli obiettivi per il 2020 di Potenza installata. Al 2020 per l’idroelettrico si prevede una potenza di 2750 MW contro una potenza al 2012 di 2615 MW. La differenza tra i due valori fa 2750-2615=135 MW per tutta la regione.

Verificato  che

  • La delibera del Consiglio Provinciale del VCO n 28 del 24 giugno 2011 prevedeva la possibilità di installare nella Provincia  impianti idroelettrici per una potenza complessiva di 352 Mw, di cui 110 senza difficoltà e che questa previsione contrasta palesemente con le indicazioni del Piano Energetico Ambientale  Regionale che prevede al 2020 un incremento di produzione idroelettrica di 135 MW per tutta la Regione Piemonte.
  • A tutt’oggi non risulta approvato dalla Regione Piemonte il Piano Territoriale Provinciale (PTP) adottato con Delibera del Consiglio Provinciale n.25/2009
  • Dalle considerazioni svolte è indispensabile adottare una variante al PTP che preveda criteri per realizzazione di impianti idroelettrici coerenti col PEAR della Regione Piemonte.
  • In attesa della variante al PTP si rende necessaria una riflessione sulle questioni inerenti gli impianti idroelettrici di piccola potenza

.        SI CHIEDE AL CONSIGLIO PROVINCIALE

  • l’annullamento della delibera del Consiglio Provinciale  n°28 del 24 giugno 2011;
  • di sollecitare l’Amministrazione Regionale a verificare la coerenza del PTP del VCO con il PEAR esprimendo eventuali osservazioni;
  • di sollecitare la Regione a deliberare una moratoria immediata sulla realizzazione di nuove centraline idroelettriche, coerentemente con le considerazioni sviluppate nel presente documento e  in attesa dell’adeguamento  degli strumenti pianificatori provinciali che siano in sintonia  col PEAR della Regione Piemonte;
  • conseguentemente si chiede alla Provincia di dotarsi di uno strumento immediato di temporanea sospensione in attesa dei dati di verifica regionale.

Sottoscrivono:

  • Comitato  Salvaguardia e Valorizzazione del torrente San Bernardino (Trobaso VB)
  • Comitato Salviamo il Paesaggio Valdossola
  • Associazione La Gèra –Trobaso VB
  • Società operaia di Trobaso – VB
  • Circolo Arci di Trobaso VB
  • Comitato PRO TOCE di Crevoladossola-Montecrestese
  • Circolo Il Brutto Anatroccolo – Lega Ambiente
  • Comune di Madonna del Sasso
  • Circolo Arci dei Lavoratori di Madonna del Sasso
  • Italia Nostra VCO
  • Comitato Acque Libere Valstrona
  • Arci Verbania
  • Gruppo Ecologisti Verbania
  • ASD Sezione Provinciale Pescatori del VCO

 

 

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