UNA “MERENDA DEL DIALOGO” PER LA GIORNATA DEL DIALOGO CRISTIANO ISLAMICO

UNA “MERENDA DEL DIALOGO” PER LA GIORNATA DEL DIALOGO CRISTIANO ISLAMICO

Una “merenda del dialogo” in programma domenica 29 ottobre dalle ore 14 al parco La Gera di Trobaso con castagnata, tè e giochi sarà l’evento centrale per festeggiare in sede locale la 16a edizione della Giornata Ecumenica del Dialogo Cristiano-Islamico. In caso di pioggia l’iniziativa si svolge presso la casa parrocchiale di Renco. Organizzano le parrocchie cattoliche del Verbano, la chiesa evangelica metodista di Intra e la comunità musulmana di Verbania.

Nell’occasione il Comitato promotore nazionale della Giornata Ecumenica del Dialogo Cristiano-Islamico diffonde il seguente appello.

Appello

Le stragi compiute in questi ultimi anni in diverse città  europee, hanno incrementato la paura e la diffidenza nei confronti dei musulmani, in gran parte di origine straniera. Sommando l’islam all’immigrazione, i partiti e i movimenti ultranazionalisti e xenofobi sono riusciti ad incrementare il proprio consenso popolare, focalizzando la loro propaganda politica sulla presunta minaccia che incomberebbe sull’identità  culturale e religiosa dell’Europa, rappresentata come “bianca” e “giudaico-cristiana”.

La realtà è che il vecchio continente oggi ha un tessuto sociale irreversibilmente multietnico, multiculturale e multireligioso, come dimostra chiaramente la presenza di cittadini europei di origine straniera all’interno delle istituzioni statali di molti stati europei e a tutti i livelli dei vari organismi istituzionali, dal livello comunale ai parlamenti nazionali e allo stesso parlamento europeo. Questa presenza costruttiva nella vita politica e istituzionale in molti Paesi europei, compresa l’Italia,  è destinata a crescere e a fungere sempre di più da ponte di dialogo sociale.

Ciononostante, il problema del terrorismo, che è parte integrante della guerra in corso dall’11 settembre 2001, della sicurezza e la crisi socio-economica, che toccano oggi molti Paesi europei, stanno rendendo molto difficile il dialogo. Di fronte al razzismo e alla discriminazione cresce il sentimento di paura e di insicurezza in seno alle minoranze culturali e religiose. Questa dicotomia favorisce la tendenza alla ghettizzazione, che a sua volta diviene terreno fertile per forme di devianze sociali, tra le quali la radicalizzazione religiosa. In tal senso la minoranza musulmana – la prima minoranza in termini numerici in Italia e in molti Paesi europei – rischia l’auto-isolamento con tutto quello che ciò comporta. Per contrastare questo pericolo occorre tenere vivo e soprattutto proattivo il canale di dialogo con i musulmani.

Nel quadro del clima sociale che si respira oggi in Italia, la Giornata Ecumenica del Dialogo Cristiano-Islamico, nata nel 2001,  è più che mai indispensabile. A 16 anni dalla sua costituzione, la Giornata oggi è di fronte a una grande sfida culturale e sociale: quella di potenziare il dialogo rendendolo proattivo. E, affinché ciò possa avvenire, occorre un maggiore sforzo di tutti coloro che in tutti questi anni hanno creduto e sostenuto questa esperienza di grande interesse, dalle istituzioni religiose, alle realtà  laiche, a quelle dei giovani e delle donne.

Il contributo delle donne è fondamentale, ma non è abbastanza interpellato e incoraggiato. In tal senso la Giornata di quest’anno sarà  dedicata al ruolo delle donne nel dialogo interculturale e interreligioso.

Chiediamo a tutte le comunità  cristiane e musulmane uno sforzo comune per la pace e la salvezza dell’umanità.

 

Comitato promotore nazionale della giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.