UN’ALTRA BATTAGLIA AMBIENTALE: FERMIAMO IL MOTORADUNO NEL PARCO VAL GRANDE!

UN’ALTRA BATTAGLIA AMBIENTALE: FERMIAMO IL MOTORADUNO NEL PARCO VAL GRANDE!
Comitato Salvaguardia e Valorizzazione torrente San Bernardino, Comitato Terre di San Giovanni, Commissione Ambiente ARCI, Escursionisti Val Grande, Italia Nostra VCO, Legambiente VCO, LIPU, Pro Natura Piemonte, Salviamo il Paesaggio Valdossola sottoscrivono e diffondono oggi il seguente comunicato/appello FERMIAMO IL MOTORADUNO NEL PARCO NAZIONALE VAL GRANDE
Cossogno estende i suoi confini nel Parco Naz. Val Grande e la sua frazione, Cicogna, ne è la capitale. Un’area protetta che viene definita unica in Italia per l’estensione della sua Wilderness. Quest’anno la rieletta giunta comunale ha approvato, tra gli eventi estivi 2019, un motoraduno che partirà il 21 luglio proprio da Cicogna, ne percorrerà la sua strada stretta e tortuosa, su per ripidi tornanti, costeggiando la riserva integrale, in una natura unica e selvaggia dove ancora nidifica l’aquila e, facilmente, si possono incontrare gli animali selvatici che qui vivono.Proseguirà per Ungiasca e terminerà a Cossogno.
Alla  richiesta di spiegazioni di tale scelta, è stato risposto che tale evento porta benessere al paese!
 Ciò denota una mancanza totale di lungimiranza e sensibilità verso il luogo naturale che ci ospita e ci dà vita e risorse. In un momento della storia umana e del pianeta, dove l’inquinamento, a tutti i livelli, è diventato una realtà scottante ed evidente per tutti e che richiede un cambiamento ora, ecco, nonostante tutto questo ancora si fa finta di nulla. Quale è il beneficio di centinaia di moto rombanti dentro un parco nazionale? Che cosa porta e porterà? Sia in Italia che all’estero, la rivalutazione e il rispetto dell’habitat naturale ha richiamato più benessere per tutti. Il turismo si è fatto maggiore proprio per queste caratteristiche, la qualità di vita di chi ci abita che è strettamente collegata all’ambiente, è sana.
All’Amministrazione Comunale è stato proposto un evento alternativo: un ciclo raduno, che avrebbe rappresentato la possibilità di aprire nuovi percorsi di mountain bike e, come evento, avrebbe suscitato interesse in ogni fascia d’età per la gente del luogo. Su queste strade, già si vede un notevole flusso di ciclisti, senza nessun impatto ambientale. La risposta è stata negativa.
Così, insieme agli abitanti del posto e alle associazioni ambientaliste, chiediamo all’Amministrazione Comunale di Cossogno di farsi sensibile e annullare tale evento e farsi invece promotrice di attività improntate al rispetto, alla tutela e rivalutazione degli habitat naturali. FERMIAMO IL MOTORADUNO.
  1. Ma che idea bellissima! Rombi, fumi, inquinamento, questo si che significa amare e valorizzare l’ambiente naturale del Parco.
    Qui non si tratta più di sensibilità! Perseverare in tale progetto denota solo irresponsabilità da parte di persone indegne delle cariche a loro affidate.

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  2. La realtà è che non cambierà nulla. E se le moto fossero state elettriche? Se non faranno il motoraduno a Cicogna – Cossogno lo faranno probabilmente da un’altra parte e l’impatto ambientale sarà identico. Se si radunano delle moto si inquina …e tutti i giorni che le moto e le auto vanno avanti e indietro per l’intera valle? quelle non inquinano? Come le portiamo le persone a Cicogna? Con il teletrasporto? L’educazione a usare i mezzi a motore in modo morigerato dovrebbe essere una costante a tutti i livelli ma ciò non accade mai non per niente siamo il paese d’Europa con il maggior numero di auto (tra l’altro le moto consumano meno delle auto). Accade che quando si “concentrato” i mezzi ci si lamenti. Certo bello sarebbe fare un raduno di bici ma vogliamo parlare della qualità della strada che porta a Cicogna? della larghezza della carreggiata soprattutto in periodo estivo quando i rovi crescono a dismisura? Portare i turisti verso questi luoghi è necessario ed è un volano che se fossimo capaci di sfruttare porterebbe lavoro a qualche residente in più ma se la strada di accesso è quella che è, dove quando si incrociano due auto o un’auto e un SUV bisogna farsi il segno della croce e sperare di passare indenni… Non sarà un moto raduno in più o in meno a cambiare la qualità dell’aria ma non facendolo saranno sicuramente persone in meno che conosceranno Cicogna, Cossogno (e non parlo da motociclista). PS. Non è da escludere che magari chi avrebbe partecipato al moto raduno quel giorno avrebbe rinunciato a fare un giro in macchina … inquinando di più… ma in ordine sparso….

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