HISTOIRE DU SOLDAT, con musica di Igor Stravinsky e testo originale di C. F. Ramuz, è il riadattamento teatrale in italiano e dialetto a cura di Carla Dalla Savina che viene rappresentato oggi alle ore 15.30 nel cortile della chiesa di Madonna di Campagna a cura del Coro Sancta Maria de Egro. Voci recitanti Carla Dalla Savina e Mauro Ferrari e Sintesi Ensemble diretto da Giacomo Mutigli (Violino Nicolò Vara, Contrabbasso Federico Donadoni, Clarinetto Riccardo Broggini, Fagotto Luca Barchi, Tromba Matteo Macchia, Trombone Nicolò Bombelli, Percussioni Davide Broggini). Ingresso gratuito.
Dice Mutigli sull’opera: Mettere in scena l’Histoire du Soldat (1918) risulta parlare dell’oggi attraverso una storia di ieri ponendo lo spettatore di fronte ad un tema caldo nel panorama contemporaneo, il desiderio di frenetico di ottenere più di quanto si ha, non accontentarsi mai. In un periodo di crisi economica e culturale, l’opera di Stravinsky (1882-1971) ci consente di riflettere sul presente. La storia di questa composizione è eco nel nostro presente, l’opera infatti, nata per essere itinerante, con mezzi limitati, non riuscì mai ad andare in tournée a causa dell’epidemia di influenza spagnola che colpì tra gli altri alcuni membri della produzione. Per noi diventa quindi una scommessa sulla possibilità di rinascere da questo momento difficile, di riflettere su chi siamo stati e cosa vogliamo essere nel nostro futuro.
La trama: La vicenda narra di un soldato che, tornato a casa per una licenza, viene blandito dal diavolo il quale gli sottrae il violino in cambio di un libro capace di realizzare ogni suo desiderio. In tre giorni tutti i sui sogni si realizzano, ma al risveglio, tornato a casa, si rende conto che sono trascorsi tre anni, sua moglie si è risposata e il suo posto nel focolare domestico è stato rimpiazzato. Ridiventato povero, il soldato riprende il cammino, giunge nel regno governato da un re la cui figlia malata sposerà chi sarà capace di guarirla. Con il suo violino, riconquistato al diavolo con uno stratagemma, seduce la principessa che, danzando un tango, un valzer e un ragtime, cade fra le sue braccia. Il tradizionale lieto fine viene tuttavia rovinato dal diavolo che reclama il violino e l’anima del soldato come stabilito dal patto.
Nel pomeriggio viene anche inaugurata la tela “La Sacra Famiglia con S.Anna” restaurata grazie ai fondi raccolti in memoria di Ernesto Broggini al quale è dedicato il concerto.