A ORNAVASSO UNA SEZIONE DEL MUSEO DEL PAESAGGIO DEDICATA ALL’ARCHEOLOGIA

A ORNAVASSO UNA SEZIONE DEL MUSEO DEL PAESAGGIO DEDICATA ALL’ARCHEOLOGIA

In seguito ad una convenzione stipulata su iniziativa del presidente del Museo del Paesaggio Massimo Terzi e dal sindaco di Ornavasso Filippo Cigala Fulgosi, nella località ossolana nasce una nuova sezione del Museo dedicata all’archeologia. Con la convenzione approvata da entrambi gli enti si stabiliscono le regole della collaborazione. Il primo passo è stato quello di spostare temporaneamente tutti i reperti della collezione archeologica del Museo del Paesaggio in locali del Comune di Ornavasso, in vista del restauro di Palazzo Viani  in corso.  Il passo successivo sarà quello di distribuire i reperti sulle due sedi del Museo, sulla base di un progetto scientifico teso a dare il massimo di visibilità alla collezione. L’iniziativa è stata resa possibile dal lavoro svolto da Paola Piana Agostinetti, conservatrice della Sezione Archeologica del Museo del Paesaggio, in stretta intesa con la Sovrintendenza Archeologica del Piemonte, nella persona di Francesca Garanzini. Entrambe considerano positivamente l’opportunità di disporre di due sedi distinte e sinergiche tra loro.

Le modalità con cui la collezione verrà distribuita tra le due sedi è allo studio della conservatrice, che presenterà un progetto alla Sovrintendenza. L’obiettivo prioritario è quello di dare l’evidenza che merita a una collezione importantissima e che non aveva trovato a Palazzo Viani spazio sufficiente per essere convenientemente valorizzata, tanto che una parte significativa dei reperti era conservata nel deposito interrato. Ed è parso naturale che l’iniziativa coinvolgesse Ornavasso, luogo dal quale molti dei reperti provengono.  Si tratta di un altro importante passo avanti nella rinascita del Museo del Paesaggio – dichiara il presidente Terzi –  che, nel rispetto dei valori fondanti originari, vuole porsi come Museo dell’intero territorio. Lavoriamo perché questo obiettivo sia condiviso da altri Comuni per poter mettere a disposizione della comunità allargata le grandi ricchezze che il Museo custodisce. La mostra dedicata a Mario Tozzi  a Cannobio, e  ora la convenzione con Ornavasso sono due importanti affermazioni di questa volontà.

  1. Invece che pensare di ampliare la sede attuale del Museo a Verbania si pensa a “dismettere” il patrimonio…distribuendolo…. bell’idea….faranno così anche con altre collezioni del Museo? Visto che non c’è spazio “sbarazziamocene”?

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