Non si conoscono ancora i particolari di una vera e propria aggressione fisica e verbale di cui sono stati vittime all’Ospedale Castelli un medico e un infermiere riportando varie ferite per le quali sono stati subito soccorsi al Dea. Nel grave episodio sono state pure danneggiate attrezzature del reparto malattie infettive. Le indagini sono in corso da parte della Polizia e un uomo è già stato denunciato. L’aggressione sarebbe da ricollegare alla morte di un paziente. La Asl esprime ferma condanna dello sconcertante episodio e solidarietà nei confronti degli operatori coinvolti. L’Ordine dei medici del Vco a sua volta manifesta la propria vicinanza agli aggrediti e stigmatizza con assoluta fermezza l’accaduto, mettendo anche sotto accusa un clima sociale in cui si passa troppo facilmente e superficialmente dalla esaltazione alle accuse.
Neanche un anno fa medici e infermieri erano diventati “eroi nazionali”. Facevano solo il loro lavoro (come sempre hanno fatto e fanno), molto probabilmente con poche “protezioni” a disposizione (mascherine, camici, ecc…) per poter lavorare in sicurezza e fare il meglio possibile (e cure insufficienti) per i tanti malati che sono arrivati in ospedale. Oggi, e purtroppo questo non è un episodio così isolato, vengono addirittura aggrediti e malmenati. Abbiamo anche contribuito in tanti ad aiutare i ns. ospedali con ausili e attrezzature per combattere questa pandemia, tra l’altro. E l’idea “ne usciremo migliori” è proprio naufragata. Che brutta cosa vedere aggredire personale che nelle loro funzioni cercano di salvare la vita ad altri. Che brutta cosa vedere danneggiare beni della collettività. Qualunque cosa sia accaduta questo non è proprio il modo di reagire. Mi auguro vivamente che chi ha fatto questi danni, chi ha aggredito medico e infermiere paghi a carissimo prezzo questi gesti; ma non perché debba essere un monito per gli altri, ma perché semplicemente ha violato la legge e deve essere punito come la legge dice, severamente.