VENERDÌ 16 LUGLIO alle ore 21 per la Stagione culturale estiva del Centro eventi Il Maggiore va in scena nello spazio esterno dell’Arena CI VUOLE ORECCHIO – ELIO CANTA E RECITA ENZO JANNACCI. Drammaturgia Giorgio Gallione Arrangiamenti musicali M° Paolo Silvestri Regia e drammaturgia Giorgio Gallione Con Seby Burgio pianoforte, Martino Malacrida batteria, Pietro Martinelli basso e Contrabbasso, Sophia Tomelleri sassofono, Giulio Tullio trombone Light designer Aldo Mantovani Scenografie Lorenza Gioberti Costumi Elisabetta Menziani Regia Giorgio Gallione Co-produzione AGIDI Srl – International Music and Arts.
Enzo Jannacci, il poetastro come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente. Jannacci è anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale. “Roba minima”, diceva Jannacci: barboni, tossici, prostitute coi calzett de seda, ma anche cani coi capelli o telegrafisti dal cuore urgente. Un Buster Keaton della canzone, nato dalle parti di Lambrate, che verrà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio. Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, troveremo assieme a Elio cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora: Seby Burgio al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono, Giulio Tullio al trombone. A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, a Michele Serra. Uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”.
È possibile acquistare i biglietti online dal sito www.ilmaggioreverbania.ital link https://toptix1.mioticket.it/fondazioneilmaggiore/; presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (Urp) del Comune, sede di Piazza Garibaldi 15 a Pallanza, nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30; presso la biglietteria del Teatro la sera degli spettacoli, dalle ore 18. Diritti di prevendita 1,50 euro (fino a 2 ore prima di ogni evento). Nell’Arena i posti non sono numerati, la disposizione rispetta il distanziamento imposto dell’emergenza Covid 19, raggiunto il posto a sedere si può togliere la mascherina (il distanziamento va rispettato anche per congiunti e familiari). Per ulteriori informazioni consultare il sito www.ilmaggioreverbania.it