
Del Maggiore non si parla oggi solo per la polemica nata dalle dichiarazioni dello psicologo Galimberti, ma anche per l’avvio della Stagione 2017-2018. Un avvio alla grande, poiché questa sera alle 21 ne è protagonista il pianista russo Grigory Sokolov in un concerto realizzato con il contributo di Fondazione Piemonte dal Vivo. In programma
F.J. Haydn Sonata (Divertimento) n. 32 op. 53 n. 4 in sol minore Hob.XVI:44…, Moderato Allegretto Sonata(Divertimento) n. 47 op. 14 n. 6 in si minore Hob.XVI:32, Allegro moderato, Menuet, Finale. Presto Sonata n. 49 op. 30 n. 2 in do# minore Hob.XVI:36, Moderato, Scherzando. Allegro con brio, Menuet. Moderato
L.v. Beethoven Sonata in mi minore n. 27 op. 90, I.Mit Lebhaftigkeit und durchaus mit Empfindung und Ausdruck
II. Nicht zu geschwind und sehr singbar vorgetragen
Sonata in do minore n. 32 op. 111, I. Maestoso – Allegro con brio ed appassionato, II. Arietta: Adagio molto semplice cantabile
Sokolov è nato a Leningrado (ora San Pietroburgo) e ha intrapreso gli studi musicali all’età di cinque anni, e due anni più tardi, ha cominciato gli studi con Liya Zelikhman alla Scuola Centrale Speciale del Conservatorio di Leningrado. A 12 anni ha tenuto il suo primo recital pubblico e il suo prodigioso talento è stato riconosciuto nel 1966 quando, a soli sedici anni, è diventato il più giovane musicista di sempre a vincere il Primo Premio al Concorso Internazionale di Mosca. Mentre Sokolov intraprendeva grandi tour di concerti negli Stati Uniti e in Giappone negli anni Settanta, il suo talento si è evoluto ed è maturato lontano dai riflettori dei media internazionali. In seguito al collasso dell’Unione Sovietica, ha cominciato ad apparire con più frequenza nelle principali sale da concerto e nei principali festival europei. Nella sua carriera si è esibito con le maggiori orchestre prima di decidere di dedicarsi esclusivamente al recital per pianoforte solo. Sokolov tiene circa settanta concerti ogni stagione, immergendosi completamente in un singolo programma e presentandolo in tutte le principali sale d’Europa.
A differenza di molti pianisti nutre un profondo interesse e una estrema conoscenza tecnica dei pianoforti che suona. Prima di ogni esibizione è solito passare molte ore di studio sul palcoscenico per capire la personalità e le possibilità dello strumento con cui dovrà condividere il momento del concerto. La critica musicale è sempre affascinata dalla misteriosa abilità di Sokolov di saper “rileggere” la partitura proponendo interpretazioni originali e sempre nuove dei pezzi che suona. La capacità di articolare le voci interne di una struttura polifonica, l’infinita varietà delle dinamiche e dei suoni che sa estrarre dallo strumento sono caratteristiche uniche di questo grande artista. Nei suoi recital porta gli ascoltatori a stretto contatto con la musica, trascendendo questioni di esibizionismo superficiale e abilità tecnica, per rivelare significati spirituali più profondi.
Nel 2015 Deutsche Grammophon ha pubblicato un primo album con la registrazione integrale del recital tenuto al Festival di Salisburgo nel 2008 e nel gennaio di quest’anno un secondo album con musiche di Schubert/Beethoven registrati live a Varsavia e a Salisburgo nel 2013. Recentemente è stato pubblicato un DVD con la registrazione live del recital tenuto nel 2013 alla Philharmonie di Berlino.