AL VIA GLI INCONTRI MUSICALI ONLINE DI ABENDMUSIKEN

AL VIA GLI INCONTRI MUSICALI ONLINE DI ABENDMUSIKEN

La rassegna Abendmusiken dell’Associazione Culturale San Leonardo non manca al consueto appuntamento di fine anno anche se le circostanze ne hanno stimolato una versione online, cioè un percorso nuovo per affrontare questo periodo, difficile anche per la musica, invitando comunque con tanta gioia e un po’ di orgoglio all’undicesima edizione. In programma sono da domenica 29 novembre quattro incontri domenicali sulla piattaforma Zoom alle ore 16.30 col musicologo Mauro Masiero, che parlerà di grande Musica e Venezia.  Gli appuntamenti:  29 novembre Gabrieli e l’oro di Venezia,  6 dicembre Monteverdi e l’invenzione della musica moderna,  13 dicembre Vivaldi oltre le Alpi: il caso di J.S.Bach,  20 dicembre Vivaldi e le istituzioni caritatevoli femminili. Collaborano Fondazione Comunitaria del Vco, Coro San Leonardo, Lions Club Verbania, Associazione Cori Piemontesi.

Iscrizione e connessione: www.corosanleonardopallanza.it, alla pagina “Abendmusiken” sono attivi i link per il collegamento.

Itinerari musicali a Venezia di Mauro Masiero

Venezia, i luoghi della musica

Il tema si presta a essere sviluppato in una pluralità di itinerari, anche legati alle esigenze di chi li richiede. Per secoli Venezia è stata un centro propulsivo per la musica, introducendo novità rivoluzionarie che hanno influito sul corso della storia della musica in tutto il mondo occidentale.

La stampa musicale

Di musica a Venezia, quindi, si può parlare in moltissimi luoghi e per svariate ragioni. Nell’area marciana – ma non solo – si può nominare la prima grande rivoluzione a livello musicale sorta a Venezia: la stampa musicale, agli albori del Cinquecento. Ottiaviano Petrucci arriva nel 1490 da Fossombrone, nelle Marche, per lavorare come stampatore. A partire dal 1498 dà vita alla sua idea innovativa: applicare la recente invenzione tedesca della pressa a caratteri mobili alla musica.

Stereofonia in San Marco

Rivolgendosi alla Basilica ci si addentra nella Storia della musica con la suola musicale veneziana e della sua principale specificità a partire dalla prima metà del Cinquecento: i cori spezzati. Si tratta di una particolare disposizione di voci e musicisti all’interno della basilica che non aveva pari in Europa, la cui stereofonia destava meraviglia ed era chiamata a suggerire una traduzione acustica dello sfarzo dell’edificio e, conseguentemente, della Repubblica. I protagonisti di questa fase si chiamano Adriaen Willaert, Gioseffo Zarlino, Andrea e Giovanni Gabrieli, Claudio Monteverdi.

La musica, come del resto tutte le arti, è un potente mezzo di propaganda nelle mani della Repubblica, di cui si serve per suggestionare i visitatori e per sancire la propria indipendenza da Roma. Della scuola veneziana si può parlare anche a proposito di San Rocco, della basilica dei Frari e dei SS. Giovanni e Paolo, ove le innovazioni apportate in San Marco circolavano e trovavano applicazione, con alcune interessanti varianti dovute agli ordini che reggevano tali istituzioni.

Opera come business

Altro fenomeno rivoluzionario che ha avuto luogo a Venezia a partire dal 1637 è stato l’invenzione del teatro impresariale, con un primo centro a San Cassiano e almeno una quindicina di altri teatri in diverse zone della città. Sino a ottobre 2020 sarà possibile accedere alla mostra Opera a Palazzo Ducale. L’esperienza teatrale continua e prolifera nel Settecento; oggi possiamo trovarne traccia in molti nizioleti nel sestiere di San Marco, nei pressi di San Moisè e parlarne visitando il Teatro La Fenice.

Palazzi e accademie

L’ultimo secolo della Serenissima ha visto il florilegio dell’opera ma anche del concerto e della musica da camera, soprattuto grazie a compositori come Vivaldi, Galuppi e molti altri, e al sistema degli ospedali. Su Antonio Vivaldi si parla visitando la chiesa di San Giovanni in Bragora (dove fu battezzato) e la chiesa della Pietà. Alla Pietà, oltre a illustrare l’articolato sistema educativo impartito alle ragazze accolte negli ospedali, propongo un semplice ascolto guidato della musica che viene diffusa dagli altoparlanti, in modo da far comprendere le innovazioni strumentali e stilistiche apportate dal Prete Rosso.

La musica negli ospedali: il caso di Vivaldi

L’attuale chiesa della Pietà non è quella in cui lavorava Vivaldi (1678-1741), ma la ricostruzione del 1750 a opera di Giorgio Massari tiene conto dell’enorme tradizione musicale che ospitava e predispone gli spazi appositi per le putte del coro e le ragazze dell’orchestra. Sul soffitto, inoltre, un magnifico affresco di Giambattista Tiepolo raffigura una sontuosa allegoria della musica, con alcuni strumenti dell’epoca in bella mostra (tiorba, violone, oboe e altri).

Venezia ispiratrice: da Wagner a Nono

Con la caduta della Repubblica Venezia non muore e per tutto l’Ottocento continua a essere luogo privilegiato di villeggiatura e ispirazione per molti compositori, primo tra tutti Richard Wagner, che elegge Venezia a città in cui terminare la sua vita, cosa che accade nel 1883. Nel Novecento Venezia continua a esercitare il suo fascino e si pone ancora una volta come centro propulsore di novità avanguardistiche di rilevanza internazionale, con compositori del calibro di Strawinski, Malipiero, Maderna, Nono.

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