ALBERTELLA: DAL NATALE DI LUCE LO SLANCIO VERSO UN GRANDE FUTURO PER LA CITTA’

ALBERTELLA: DAL NATALE DI LUCE LO SLANCIO VERSO UN GRANDE FUTURO PER LA CITTA’

Con la festa dell’Epifania si conclude il ricco programma di eventi che hanno ruotato attorno al NATALE DI LUCE promosso dall’Amministrazione Comunale con il concorso di tante realtà cittadine. Su risultati e prospettive abbiamo raccolto le seguenti dichiarazioni del sindaco Giandomenico Albertella:

Il Natale di Luce di Verbania è stato sia una sorpresa che una conferma: una sorpresa perchè è stata una prima edizione carica di successo e sì, ci aspettavamo una risposta positiva, ma l’entusiasmo raccolto ha superato di gran lunga le più rosee aspettative.  Ha poi confermato che questa città è in grado di fare grandi cose,  di una programmazione di alto profilo,  di ospitare eventi e turismo capaci di diventare il primo motore economico del territorio.     Il Capodanno a Pallanza è un’immagine che ancora mi fa sorridere: piazza Garibaldi gremita, una risposta che ha ripagato di tutti gli sforzi. La navetta gratuita che ha viaggiato carica tutta la notte … e a chiudere il cerchio l’arrivo della Befana. La premiazione della vetrina natalizia più bella,  cioccolata calda e vin brulè,  le attività per i più piccoli e tanta musica. E’ stato il banco di prova, il primo tassello tangibile di un cambiamento drastico: Verbania si sta svegliando dal torpore e diventerà il traino del Maggiore, per una stagione nuova. Sta già accadendo.   

Foto 2,3,4 di Claudio Fogli

  1. Alberto Spriano 5 Gennaio 2025, 18:30

    Verbania ha una posizione privilegiata sul Lago Maggiore e possiede indubbiamente un grande potenziale turistico. Tuttavia, per valorizzare il potenziale della nostra città senza compromettere la bellezza già alterata del paesaggio è necessario affrontare una serie di sfide:

    La concorrenza è ovunque. Il mercato turistico è globalizzato e per questo è altamente competitivo. Per distinguersi dalla concorrenza, Verbania deve offrire un’esperienza unica e autentica, che vada oltre la semplice bellezza del paesaggio. Per essere unici bisogna fare in modo che la regione dia corso alla riqualificazione dei giardini di Villa San Remigio per collegarli a Villa Taranto. A quel punto avremo un luogo, i Giardini della Castagnola, in grado di rivaleggiare con le Terre Borromee e scusate se è poco.

    Il turismo sul Lago Maggiore è fortemente stagionale. È necessario diversificare l’offerta turistica per prolungare la stagione e attrarre visitatori anche fuori dai periodi di punta. Bisogna mantenere attiva l’economia cittadina e non mi riferisco ai centri del commercio dove si scontrano tra loro i soliti quattro player, bensì ai nostri commercianti che vanno agevolati in ogni modo perché se dovessero andare in crisi e chiudere avremmo centri storici desertificati con i piani terra mercantili abbandonati a un’infausto destino.

    Diversificare l’offerta turistica vuol dire trapiantare a Verbania un’università degna di questo nome e che non sia un mero satellite delle rinomate del nord Italia ma sia internazionale e gravitante con il sistema economico dell’innovazione europea e dell’imprenditoria dirompente, quella dal pensiero laterale per intenderci. Un nome su tutte: il TU Delft, ecosistema dell’innovazione, dove ricerca, istruzione e imprenditorialità si fondono per dar vita a progetti avvincenti perché futuristici e finalizzati a creare un futuro migliore. Gli occhi sono ovviamente puntati sull’ex Collegio Santa Maria, il potenziale polo universitario di Verbania, prima ancora dell’ex Acetati che non ha il genius loci del compendio marianista.

    Lo sviluppo turistico della nostra Verbania deve essere sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. È fondamentale preservare il patrimonio naturale e culturale del territorio ma anche e soprattutto rigenerare un paesaggio offeso negli anni da interventi fortemente speculativi e, soprattutto, coinvolgere le comunità locali nel processo decisionale delle trasformazioni che verranno.

    La collaborazione tra i comuni della provincia è la base per valorizzare il territorio e attrarre investimenti. Per questo ci vuole un fuoriclasse della politica che metta insieme le esigenze dei lacustri con i montani. Se si ragiona considerandosi Verbanesi, Cusiani e Ossolani non si va da nessuna parte, semplicemente si resta fermi senza affrontare i veri problemi. La mancanza di un consigliere, peggio, di un assessore regionale è emblematica della nostra divisione culturale prima ancora che territoriale e politica.

    In questa nostra provincia è fondamentale riconoscere l’importanza delle reti e delle relazioni, perché come ho constatato, la cooperazione è spesso più efficace della competizione e tutte le strategie e gli obiettivi devono essere mediati con assoluto rispetto delle parti reciprocamente interessate.

    Non da meno è importante elaborare, trasmettere e contagiare la visione condivisa dello sviluppo sostenibile del territorio ben oltre i confini di Verbania che vada oltre gli interessi particolari dei singoli comuni, partiti e stakeholder perché tutti possano esprimersi nella logica di ottenere il meglio per tutti, nessuno escluso.

    Bisogna convincere ogni comune, iniziando dai più piccoli ma non per questo meno importanti perché spesso nascondono tesori semplicemente da scoprire e valorizzare, a specializzarsi in determinate attività, creando un’offerta turistica diversificata e attrattiva. I turisti dormono a Verbania e passano la giornata a Caprezzo per vedere il museo di land art all’aperto di ValGrande Art e poi mangiare al circolo, rientrano in serata e il giorno dopo visitano i Giardini della Castagnola e così via. Dobbiamo essere un territorio capace di raccontarsi, dai sapori dell’Ossola alla Valle del Tè.

    Bisogna essere i registi della promozione del territorio perché è fondamentale promuovere il territorio in modo coordinato, valorizzando le specificità di ciascun comune e creando un’immagine unitaria e riconoscibile.

    Le dichiarazioni del sindaco Albertella esprimono un entusiasmo legittimo per i risultati ottenuti. Tuttavia, per trasformare questo entusiasmo in un progetto di sviluppo sostenibile è necessario adottare un approccio più strutturato e articolato. Verbania ha tutte le carte in regola per diventare una destinazione turistica di eccellenza, ma per raggiungere questo obiettivo è necessario lavorare con determinazione, coinvolgendo tutti gli attori locali e guardando al futuro con una visione strategica per diversificare l’offerta turistica non tanto per ridurre la dipendenza dalla stagione estiva quanto per avere finalmente un’università siffatta e reale che possa favorire nuovi sviluppi imprenditoriali che investano sui trend tecnologici emergenti. Fondamentale investire in infrastrutture per migliorare la mobilità, l’accessibilità e la qualità dei servizi offerti ai turisti. Qui serve varare quel piano urbano dei parcheggi analizzando costi e benefici, essere prudenti e realizzare soprattutto opere che servano ai Verbanesi e ai turisti senza generare i cosiddetti non luoghi e, permettetemi, le non opere che non servono acclamate “dal fare, tanto per fare qualcosa” questo proprio no.

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  2. Se veramente gli eventi natalizi hanno avuto successo si potrebbe per esempio verificare gli accessi alle 2 piste di pattinaggio (a Pallanza e Intra) per capire quante persone in più hanno pagato un ingresso, oppure verificare con gli alberghi aperti nel periodo natalizio quanti arrivi e presenze hanno avuto rispetto l’anno precedente, e fare un sondaggio con i ristoratori, negozianti. Così solo si può capire se l’evento ha avuto una ricaduta economica (cosa che hanno fatto a Locarno con Winterland…e cioè fare i conti…). Ci ha pensato l’amministrazione o si autoincensa del successo senza verifiche effettive?

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    • “E’ stato il banco di prova, il primo tassello tangibile di un cambiamento drastico: Verbania si sta svegliando dal torpore” dice il Sindaco. Vogliamo mettere sul piatto quanto ha speso l’amministrazione comunale per gli “eventi natalizi”? Sarebbe interessante valutare costi e benefici, ma chiedo troppo probabilmente. Troveranno anche nel 2025 almeno 220/240 mila euro per questo “giochetto”?

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  3. Non ho capito quale sia programmazione di alto profilo, belli il video mapping, ottima la festa del 31, ma non mi sembra di aver visto nulla di più!
    Tutti ci auguriamo che “Verbania … diventerà il traino del (lago) Maggiore”, ma basta inutili proclami!

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  4. qualunquista irriverente 5 Gennaio 2025, 20:43

    Non esiste nulla di più evanescente della luce…… spegni l’interruttore e torni al buio. Quest’anno di amministrazione andrebbe valutato per altro. La città e i verbanesi si aspettano fatti reali, le feste passano i problemi restano. A proposito, ve la ricordate la polemica costruita ad arte per la manutenzione del ponte sul San Giovanni in via San Giovanni Bosco? Cosa è successo da allora? Cosa si è fatto? Per rendersene conto basta percorrerlo. Tanto per fare un esempio……. Ho trovato molto interessante questo articolo: https://www.verbaniasettanta.it/la-frustrazione-dellera-meglio-prima/ le critiche di molti fanno da contraltare agli elogi di pochi, luci o non luci……. meditate gente, meditate……..

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  5. Oracolo di Intra 6 Gennaio 2025, 22:37

    Era meglio quando si stava peggio ……caro Gian

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