Il presidente del consiglio comunale (e già candidato sindaco) Giandomenico Albertella riporta alla ribalta come sogno di inizio anno quello di far diventare piazza Garibaldi di Pallanza il “salotto” della città: Era uno degli obiettivi prioritari del mio programma amministrativo e della coalizione di centro destra che mi ha sostenuto e noi continuiamo a crederci. Aggiunge che nel ruolo di minoranza si continuerà ad incalzare l’amministrazione comunale affinché il sogno di tanti verbanesi possa realizzarsi: Non perdiamo altro tempo e da subito lavoriamo per installare sulle acque del nostro splendido lago le fontane luminose, musicali e un palcoscenico galleggiante su cui organizzare, a partire dalla prossima stagione estiva, eventi e spettacoli. Partiamo con un concorso di idee dedicato alla riqualificazione di piazza Garibaldi e delle aree contermini che ci permetterà di aprire con i verbanesi un confronto ed un dibattito utile e necessario per poi passare alla fase progettuale e alla contestuale ricerca dei necessari finanziamenti. Un messaggio – aggiungiamo noi – che non dovrebbe essere lasciato cadere, per intraprendere la via più opportuna per riqualificare e dare il giusto ruolo che questa zona deve assumere facendone un punto-cardine del rilancio e della valorizzazione della città.
ALBERTELLA: PIAZZA GARIBALDI DIVENTI IL SALOTTO DELLA CITTA’
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beh, io continuo a credere che se l’opposizione facesse il suo compito e seguisse la strada maestra indicata dalla commissione di inchiesta sul CEM, si troverebbero un sacco di soldi per fare un sacco di cose. Pare invece che in questo clima “consociativo” e “ingessato” sia più funzionale far finta di nulla (tanto dx e sx hanno creato un mostro non a norma e idrovora di risorse pubbliche con responsabilità, oserei dire analoghe) e giocare al fare turismo con opere pubbliche nuove… Con Marchionini fuori gioco il prossimo giro e la Lega che ha rotto con Albertella , il giochino di non scontentare il manovratore è fin troppo chiaro. Quindi cari concittadini, non sapremo mai come mai sia possibile che al giorno d’oggi un opera pubblica da 20 milioni venga consegnata non a norma, ma abbiamo già un idea del futuro che ci attende… e di chi pagherà il conto.
profezie alla Paragone?