ALLA CASA DELLA RESISTENZA IN MOSTRA STORIE DI MUTUO SOCCORSO AL FEMMINILE

ALLA CASA DELLA RESISTENZA IN MOSTRA STORIE DI MUTUO SOCCORSO AL FEMMINILE
Anticipando le celebrazioni per la Festa della Donna,  alla sede della Casa della Resistenza in via Turati a Fondotoce Fondotoce viene ospitata già dal 12 febbraio la mostra fotografica documentale Ci prenderemo cura di noi, Storie di Mutuo Soccorso al femminile,  realizzata dalla Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di Mutuo Soccorso e dalla Commissione Pari Opportunità Donna Uomo della Regione Piemonte,  con il sostegno di Fondazione Crt, Fondazione Banca Popolare di Novara, Consorzio Mutue di Novara e Mutua Fab. L’iniziativa rinnova la collaborazione fra l’Associazione Casa della Resistenza e la Fondazione suddetta, coinvolgendo il Comune di Verbania e le cinque Società di Mutuo Soccorso verbanesi ( le Soms di Cavandone, Fondotoce, Intra, Suna, Trobaso). La mostra è aperta al pubblico alla Casa della Resistenza da lunedì a venerdì dal 12 al 26 febbraio con orario 9 – 12.30 e 14 – 17; inoltre sabato 19 febbraio dalle 14 alle 17. L’ingresso è consentito nel rispetto della normativa vigente. Informazioni ai numeri telefonici 0323 586802 e 0322 835232.
Un meticoloso lavoro di ricerca – spiegano i promotori – permette di esporre 18 pannelli fotografici che attraverso le voci di venti donne rievocano la nascita e lo sviluppo delle Società di Mutuo Soccorso fondate, da metà Ottocento in poi, da operaie, contadine, sarte, stiratrici, casalinghe, ma anche da donne benestanti e protagoniste dell’emancipazione femminile. La storia dei sodalizi femminili è poco conosciuta e per questo si propone la riflessione sul modello mutualistico che ha visto le donne protagoniste in un contesto spesso difficile. Le Società di Mutuo Soccorso per prime colsero il valore e l’importanza del lavoro femminile, attribuendo alle donne lo status di cittadine lavoratrici a tutti gli effetti, compreso il diritto di voto che per le donne fu raggiunto in Italia solo nel 1946, ma che divenne un diritto nella gestione dei sodalizi femminili sin dal 1851.

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